Ponte Milvio, scendono in piazza le donne iraniane e la storica Torretta diventa il simbolo della protesta

Ponte Milvio, scendono in piazza le donne iraniane e la storica Torretta diventa il simbolo della protesta
di Caterina Danese
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Sabato 12 Novembre 2022, 14:18 - Ultimo aggiornamento: 16:16

Un’attivista iraniana che si taglia pubblicamente i capelli: è l’immagine che da ieri campeggia in cima alla Torretta Valadier di Ponte Milvio, indiscusso simbolo di Roma nord, una riproduzione dell’opera dello street artist francese Mathieu Bories, alias Mateo. Un gesto di solidarietà a sostegno delle donne iraniane voluto dal Municipio XV, che da lunedì prossimo ‘vestirà’ la facciata del palazzo istituzionale di via Flaminia con la stessa gigantografia. “Si tratta dell’immagine di un’attivista iraniana tra quelle che nei mesi scorsi hanno duramente combattuto in piazza contro il regime e che per questo è stata costretta a fuggire” spiega Max Petrassi, consigliere municipale ed uno dei promotori. “Mathieu Bories - prosegue Petrassi - ha accettato di far parte di questa iniziativa, nata dopo l’approvazione di un atto votato il Consiglio municipale. Ci siamo impegnati a sensibilizzare la cittadinanza rispetto a quello che sta avvenendo in Iran e che la morte della giovane Mahsa Amini ha fatto emergere con prepotenza”.

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“Donna, vita, libertà” recita lo slogan stampato sotto la foto dell’attivista, la stessa frase che hanno gridato i manifestanti, oltre una cinquantina di persone, che stamattina si sono riuniti nel piazzale antistante la Torretta per inaugurare l’installazione.

Presente la Giunta municipale quasi al completo, il presidente Daniele Torquati, il vice presidente Alessandro Cozza, l’assessore alla Scuola e alla Cultura Tatiana Marchisio, quella alle Pari Opportunità, Agnese Rollo, le presidenti delle Commissioni Pari Opportunità e Cultura, rispettivamente Stefania De Angelis e Laura Gigli e la consigliera Elisamarzia Vitaliano. In piazza anche le associazioni ed i rappresentanti delle comunità iraniane: gli studenti, le donne iraniane che hanno portato la loro testimonianza, chiedendo a gran voce che l’Italia prenda una posizione netta su quello che sta avvenendo in Iran.

 

La stessa voce che lunedì 14 novembre ascolteranno gli studenti delle quinte classi dell’Istituto Tecnico e Scientifico Pascal, nel quartiere Labaro. “Il messaggio che vogliamo che arrivi ai ragazzi – spiega l’assessore Marchisio – è che siamo cittadini del mondo e il tema delle discriminazioni riguarda tutti. Vogliamo che riflettano sul principio della libertà e sull’autodeterminazione: questioni fondamentali che non hanno a che fare solo con le donne ma che sono patrimonio di tutti”. Il Pascal sarà solo la prima tappa del progetto: la stessa immagine artistica che campeggia sulla Torretta Valadier è stata, infatti, stampata su oltre 1000 cartoline che saranno distribuite nei licei del municipio, compilate e poi consegnate all’Ambasciata iraniana con sede nella Capitale. “Le distribuiremo anche negli 8 centri anziani del municipio perché il nostro obiettivo – conclude l’assessore Rollo – è quello di coinvolgere tutte le generazioni”.

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