Roma, «mi buttava l'acqua bollente, mi diceva strega figlia del diavolo e grassa»: l'incubo di una bambina tormentata dalla matrigna

La denuncia ai carabinieri, l'esposto della preside: così una 51enne è finita a processo

Roma, «mi buttava l'acqua bollenta e mi diceva strega figlia del diavolo e grassa»: l'incubo di una bambina tormentata dalla matrigna
di Erika Chilelli
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Giovedì 19 Gennaio 2023, 08:06 - Ultimo aggiornamento: 08:07

Per sottrarsi alle continue vessazioni è stata costretta a scappare di casa: è la storia di una ragazzina che per otto anni, dal 2013 al 2021, ha subito maltrattamenti e minacce all'interno dell'abitazione familiare di La Storta e, alla fine, ha denunciato la matrigna. La donna, una 51enne del Camerun, accusata di maltrattamenti e minaccia, la buttava sotto l'acqua bollente e la costringeva a dormire bagnata, oltre ad insultarla ripetutamente, dicendole: «Sei una strega mandata da tua madre a rovinarmi la vita».
LA STORIA
Era arrivata in Italia nel 2013, quando aveva solamente cinque anni, in compagnia del papà, di quattro fratellastri e della nuova compagna dell'uomo, con la curiosità di scoprire una nuova parte di mondo e crescere in un ambiente familiare sereno, ma a pochi mesi dal suo arrivo le cose sono cambiate. In casa, la matrigna le riservava un trattamento diverso rispetto agli altri trovando ogni pretesto per sgridarla, per il modo in cui si vestiva p per la camera in disordine. La mandava a scuola senza merenda e le proibiva alcuni alimenti, riservati al resto della famiglia. Comportamenti che sono andati avanti fino a quando la minore non ha raggiunto i quattordici anni e ha deciso di rifugiarsi in una casa famiglia.

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«Mi ha buttato sotto la doccia di acqua bollente e mi ha obbligata a dormire bagnata perché una sera non avevo finito di cenare - ha raccontato la ragazzina davanti ai giudici della quinta sezione collegiale di piazzale Clodio - mi insultava: diceva che ero una p... e una strega, la figlia del diavolo mandata in casa sua per rovinarle la vita e inoltre non voleva che parlassi con mia madre al telefono perché era gelosa».

La donna avrebbe insultato la figliastra anche per l'aspetto fisico: «Ripeteva in continuazione che ero brutta, grassa e, dopo avermi rasato i capelli a zero, mi diceva che nessun ragazzo mi avrebbe voluta». La 51enne le dimostrava affetto solo in alcune circostanze, in particolare quando venivano scattate le foto di famiglia. «Mi prendeva in braccio, ma se provavo a dirle che le volevo bene non mi credeva mai e mi trattava male», ha raccontato la 14enne ai giudici. Nonostante il comportamento violento fosse rivolto solo a lei, anche gli altri figli erano sereni in assenza della madre, come riferito dalla minore ai carabinieri del Commissariato Roma-La Storta a giugno del 2021: «Quando lei non c'era eravamo più liberi, era una specie di paradiso ed ero più serena. Non ero controllata e nessuno urlava».

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LA SCUOLA
Violenze che la minore ha confidato ad un insegnante della scuola media che frequentava, al quale ha parlato anche di episodi di autolesionismo: «Ha cominciato a raccontarmi che non stava bene e che era triste, inoltre indossava sempre gli stessi vestiti e nessuno veniva a prenderla a scuola».
È in seguito a un esposto della preside alle autorità che alla fine di maggio del 2021, la matrigna è stata allontanata dall'abitazione familiare. Il giorno seguente la minore si è sentita costretta a scappare di casa per via delle reazioni di rabbia della famiglia ed è stata accolta in un centro. «Non ho mai pensato di tornare a casa, non è un posto dove mi troverei bene», ha confessato la minore in aula.
 

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