Gasparri mette in relazione la situazione a Roma con quella di Milano. «Passera, che ha fatto un tentativo analogo, a un certo punto ha capito che bisogna unirsi a chi può disputare una partita competitiva. Marchini, che condivide amicizie politiche con Passera, si consulti con lui e ne segua i passi». Se così fosse, ragiona ancora Gasparro, «darà un contributo utile anziché essere una meteora ricordata per due tentativi falliti di scalata al Campidoglio, senza alleanze e un sufficiente radicamento. Se invece vorrà insistere, si risparmi troppe lezioni e rispetti quelli che hanno guardato a lui con un atteggiamento civile e costruttivo».
La replica del candidato sindaco Alfio Marchini non si è fatta attendere: «Con tutto il rispetto per Gasparri segnalo che i numeri di cui parla e la incapacità di unire forse la riferisce a se stesso, al suo partito e alla linea fin qui tenuta dalla sua coalizione.
Forse sta parlando ad uno specchio. Se la mette su questo piano non mi resta che augurargli buona fortuna e contarci nell'unico luogo dove i numeri hanno senso, ovvero l'urna elettorale».
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