Ostia, Marchini chiude la campagna elettorale con Berlusconi. L'ex Cav: «Numeri strepitosi, al ballottaggio andiamo noi»

Ostia, Marchini chiude la campagna elettorale con Berlusconi. L'ex Cav: «Numeri strepitosi, al ballottaggio andiamo noi»
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Venerdì 3 Giugno 2016, 21:17 - Ultimo aggiornamento: 4 Giugno, 12:37

Alfio Marchini chiude la sua campagna elettorale a Ostia, al fianco di Silvio Berlusconi. Secondo gli organizzatori, al comizio del candidato di Forza Italia avrebbero assistito cinquemila persone.

Berlusconi, che ha preferito il palco di Ostia a quello di Milano, dove il candidato sindaco forzista Parisi chiudeva la campagna elettorale, ha dimostrato grande ottimismo: «I numeri e i sondaggi sono strepitosi, la Meloni al ballottaggio non ci va, ci andiamo noi questo è sicuro». Ciononostante, ha detto Berlusconi, se la candidata di Fratelli d'Italia dovesse arrivare al ballottaggio «è chiaro che diremo ai nostri azzurri di votare per lei. Ma siccome saremo solo noi a votare per lei io credo che la candidata 5 Stelle prevarrà perché per vincere dovremmo avere anche i voti del Pd».

 
Poi l'ex Cav ha attaccato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi: «La nostra democrazia è sospesa. Il signor Renzi, che non è stato eletto, sta dando di se l'immagine di qualcuno che occupa militarmente ovunque qualsiasi cosa. È un protagonista con una bulimia smisurata di potere. Questa riforma porterà ad una sola Camera che approverà le leggi e il combinato con la legge elettorale porterà ad un regime. Ci sarà un solo partito padrone della Camera, della Costituzione, del Consiglio superiore della magistratura».

Ma Berlusconi è presto tornato a parlare della Capitale e della campagna elettorale di Marchini: «Roma è stata portata dal malgoverno della sinistra in una crisi grave: conoscete il disastro delle strade e dei rifiuti con tasse locali raddoppiate. Per Roma c'è bisogno di qualcuno che sappia come si organizzi una ripresa, con vasta competenza amministrativa gestionale che non possono avere altri. Confrontando Alfio con gli altri candidati non c'è nessun paragone. Si vede la differenza enorme. Alfio sa cosa fare».

«Sono troppo interessato per non fare un pronostico che ci veda vincenti. È quello per cui combattiamo e lo speriamo non soltanto per Roma ma anche perché sarebbe un primo avviso di sfratto ad un governo abusivo e illegittimo», ha continuato Berlusconi, che ha poi concluso: «Da tre anni sono diventato un cittadino romano. Spero di poter essere anche io utile per concretizzare tutti i cambiamenti di cui Roma ha bisogno. Ad Alfio gli auguri più sinceri e a voi auguro che con una Roma che cambia ciascuno di voi possa realizzare i sogni che ha nella testa. Forza Alfio, forza Italia e forza Roma!».

Quindi è stato il candidato sindaco Marchini a prendere la parola:
«Oggi non farò il discorso programmatico, voglio parlare di speranza, di come non dobbiamo sprecare questa occasione straordinaria», ha esordito, «Vedo la speranza, molti mi hanno chiesto chi te lo fa fare: non c'è nulla in questi tre anni che non mi abbia riempito il cuore.
Con orgoglio vi dico che abbiamo fatto promesse e le abbiamo mantenute, noi abbasseremo le tasse perché abbiamo chiaro in mente come farlo: andremo a ricontrattare il debito di Roma come è stato fatto per le Regioni».

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