Al Brancaccio l'incontro dei presidenti dei Municipi per unire il centrosinistra

Al Brancaccio l'incontro dei presidenti dei Municipi per unire il centrosinistra
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Sabato 23 Gennaio 2016, 12:21 - Ultimo aggiornamento: 13:24
«Il sindaco di Roma è un ruolo importante, noi ci teniamo a esprimerlo e ci riusciremo. Il Pd ha la stima e la fiducia di larga parte della città e quindi si presenterà alle elezioni orgogliosamente con il suo simbolo, dopo il lavoro di pulizia e bonifica che abbiamo fatto e scelte difficili come l'interruzione della passata amministrazione, che i dati dei sondaggi confermano come i romani l'abbiano percepita come una scelta seria». Lo ha detto il presidente e commissario del Pd Roma Matteo Orfini a margine dell'iniziativa #perROMA al Brancaccio.

Al teatro Brancaccio #perROMA l'iniziativa dei presidenti di municipio per chiedere l'unione del centrosinistra alle elezioni comunali della Capitale. «Per vincere la sfida c'è bisogno del lavoro di tutti, del centrosinistra unito - dice il minisindaco Valerio Barletta - Noi proviamo con l'iniziativa di oggi a ribadire il suo valore. Se la candidatura è solo quella di Giachetti, approfitteremo del tempo per lavorare sui contenuti e sul confronto. Quanto a noi, dal Brancaccio - ribadisce - non verrà lanciata alcuna candidatura».

ORFINI
All'appuntamento ci sono anche il commissario romano del Pd Matteo Orfini e il candidato sindaco di SI Stefano Fassina. «Da alcuni punti di vista la nostra iniziativa è presuntuosa - spiega la presidente del municipio I Sabrina Alfonsi - Abbiamo chiamato qui la città, cittadini e associazioni, che sono stati con noi ma anche contro di noi nel governo dei municipi. È un incontro che serve per dire che bisogna delineare un campo largo della coalizione, perchè da solo nessuno è autosufficiente e si rischia di perdere. Se però non ci mettiamo d'accordo sui programmi forse possiamo anche vincere, ma poi non si riesce a governare.

Di fronte al teatro di via Merulana è intanto in corso, contemporaneamente all'iniziativa dei presidenti dei municipio, la manifestazione di protesta dei movimenti per la casa. Massiccio lo schieramento delle forze dell'ordine.

«Il M5S ha molti meno anticorpi di altri partiti perchè non è un partito, perchè non ha regole democratiche e non ha una classe dirigente adeguata. Dovunque ti volti e amministra il M5S c'è un problema». Lo dice il presidente del Pd Matteo Orfini a margine dell'iniziativa #perROMA al Brancaccio. «Oltre al caso di Quarto - aggiunge - abbiamo sottolineato le modalità poco trasparenti con cui si amministra a Pomezia, i problemi che ci sono Livorno e a Civitavecchia.
Siamo di fronte a un fallimento, sul quale dovrebbero riflettere perchè ormai sono una forza importante di questo paese, ma sono un disastro. Noi governiamo grandissima parte dell'amministrazione comunali e regionali di questo paese e nell'1,5-2% abbiamo problemi, Grillo ce li ha nel 95%»
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FASSINA
«Vorrei segnalare che mentre è consolidato il dato politico di un Pd di rottura nel centrosinistra, in questi giorni viene fuori che il Pd rompe anche dentro al Pd. Vi sono autorevolissimi esponenti del Pd che stanno valutando se misurarsi su Roma, ma al di fuori del Pd e delle primarie. Mi riferisco a Marino e a Bray, due esponenti Pd, e credo che il Pd dovrebbe farsi qualche domanda nel momento in cui autorevoli esponenti Pd per valutare se misurarsi su Roma, valutano di farlo al di fuori del partito e delle primarie. Credo sia un dato politico su cui il Pd dovrebbe riflettere». Così il candidato sindaco di Sinistra Italiana Stefano Fassina a margine dell'iniziativa al Brancaccio. A chi gli chiede se la candidatura di Ignazio Marino o di Massimo Bray potrebbe preludere a un suo ripensamento, Fassina risponde: «Noi andiamo avanti determinati».

«Noi guardiamo al futuro e per farlo abbiamo proposto dieci domande, da un referendum per far scegliere i cittadini romani sulle Olimpiadi, alla questione della privatizzare gli asili nido che ci vede contrari. E non abbiamo ottenuto risposta dal Pd. Sono questioni sulle quali si gioca il futuro di Roma, non riceviamo risposte in un contesto in cui il Pd di Matteo Renzi si è assunto la responsabilità di distruggere il centrosinistra a Roma». Lo ha detto il candidato di Sinistra Italiana Stefano Fassina a margine della iniziativa al Brancaccio. «Renzi ha deciso di tagliare le gambe all'amministrazione Marino, ha negato i fondi del Giubileo fin quando è stato Marino sindaco e li ha sbloccati con l'arrivo di Tronca, ha mandato i consiglieri comunali del Pd dal notaio insieme a quelli del centrodestra, quindi è un dato politico l'inesistenza del centrosinistra a Roma», spiega.






 
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