Nadia Bengala, nei guai la figlia dell'ex Miss Italia: Diana Schivardi tenta di rubare delle auto a Roma. Ora è a processo

La 28enne ha cercato di rubare un'Audi e una Toyota. Fermata, ha reagito con "calci e pugni". Poi l'arresto

Nadia Bengala, nei guai la figlia dell'ex Miss Italia: Diana Schivardi tenta di rubare delle auto a Roma. A processo
di Giulio Pinco Caracciolo
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Giovedì 21 Marzo 2024, 08:42 - Ultimo aggiornamento: 22 Marzo, 12:33

È di nuovo nei guai Diana Schivardi, figlia di Nadia Bengala, la miss Italia del 98. Ieri mattina la donna è finita a processo per direttissima davanti al tribunale monocratico, con l'accusa di tentata rapina impropria, tentato furto aggravato e lesioni aggravate. Già il 16 agosto 2023, la 28enne era stata arrestata per il furto di diversi capi di abbigliamento in un grande magazzino di Roma. Ma questa volta l'accusa è più pesante.

LA VICENDA

Tutto inizia poco dopo le 11 di martedì, quando Schivardi, in evidente stato di alterazione, riesce ad entrare in un'auto parcheggiata all'interno di una stazione di servizio Q8 di via Trionfale e prova a metterla in moto.

Il gestore le si avvicina e la invita ad allontanarsi. «A quel punto la donna attraversa la strada alla ricerca di altre auto in sosta da aprire si legge agli atti ed entra in una Toyota di colore grigio provando a metterla in moto con un mazzo di chiavi trovate sul sedile».

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Un secondo tentativo, nella speranza che possa andare a segno. Ma ormai la Schivardi ha attirato l'attenzione di passanti e residenti della zona. Tra questi, un 50enne originario del Camerun - proprietario di un'auto parcheggiata nelle vicinanze - che assiste alla scena. L'uomo prova a bloccarla, ma Schivardi, che prima gli chiede un passaggio, esplode in un attacco incontrollato di rabbia insultando l'uomo e scagliandosi contro.
«Pugni e calci nelle parti intime si legge nel capo d'imputazione che richiedono il trasporto dell'uomo in codice giallo all'ospedale Gemelli». Non solo, dopo l'aggressione l'imputata si scaglia anche contro la Toyota del 50enne «danneggiando il cofano anteriore, lo specchietto retrovisore e strisciando le portiere». Una furia che sembra incontenibile e che solo l'intervento dei passanti riesce a placare. Qualcuno chiama i carabinieri, che trovano la donna circondata da un gruppo di persone piuttosto alterate. E così la figlia dell'ex miss Italia è finita in manette, una misura dovuta «allo stato di agitazione della donna anche in considerazione della presenza di numerose persone che l'avevano accerchiata» si legge dai verbali.
Ed è alla stazione dei carabinieri di Monte Mario che la posizione della donna si aggrava ulteriormente con la denuncia di un'altra vittima che riferisce ai militari di aver subito, qualche ora prima, il tentato furto della merce dal suo furgone durante una consegna in via Acquedotto del Peschiera, non lontano da via Trionfale. Ieri il giudice ha convalidato l'arresto. Per l'imputata, l'avvocato Sergio Stravino ha avanzato la richiesta di rito abbreviato condizionato a una consulenza che attesti lo stato di condizione cronica da assunzione di stupefacenti.

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