Roma, va in ospedale per dolori addominali ma ruba attrezzi e minaccia gli agenti

Roma, va in ospedale per dolori addominali ma ruba attrezzi e minaccia gli agenti
di Federica Pozzi
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Domenica 6 Agosto 2023, 08:13

Era andato in ospedale per alcuni controlli, ne è uscito con un arresto per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. È successo l'altro ieri a Roma, nell'ospedale San Carlo di Nancy. L'uomo, un 62enne di origini campane, ha prima rubato diversi attrezzi chirurgici, poi è stato scoperto a frugare in una borsa. Una volta sorpreso ha minacciato gli agenti che lo invitavano a svuotare le tasche. Processato ieri per direttissima, è stato sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di presentazione quotidiano alla polizia giudiziaria in attesa del processo.

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LA STORIA

L'uomo era arrivato al pronto soccorso dell'ospedale San Carlo di Nancy in zona Aurelia per dolori al torace, era stato visitato e, mentre si trovava nella stanza in attesa di essere portato al reparto di Radiologia per effettuare una Tac, aveva sottratto all'interno di un cassetto diversi oggetti: una pinza kelly curva in acciaio chirurgico, un paio di forbici in acciaio chirurgico, un tubetto lubrificante a base di lidocaina, una siringa da 60 ml e un rotolo cerotto in seta. Un bel bottino, per un valore complessivo di circa 75 Euro. Non solo, una volta portato nella sala per fare l'esame diagnostico, aveva cercato di rubare alcuni oggetti da una borsa che si trovava nel vano comandi della Tac del pronto soccorso. Ma non era riuscito nell'intento: il personale si era accorto del tentativo di furto e aveva chiamato la polizia. Ma non è finita qui. Quanado gli agenti lo hanno invitato svuotare le tasche, il 62enne ha minacciato gli ufficiali. «Ti spacco il c.., io non vengo da nessuna parte, appena esco ti ammazzo». E ancora: «È meglio che vi levate di torno, io vi ammazz». E così è stato così arrestato per furto aggravato «dall'uso della destrezza come si legge nel capo di imputazione -, consistita nell'aver posto in essere un'azione fulminea, approfittando della temporanea assenza di personale medico» e della proprietaria della borsa.

L'UDIENZA

Ieri il processo per direttissima a piazzale Clodio dove, davanti al giudice e al pm Giordano, dopo aver accettato di rispondere alle domande, ha però, fornito una curiosa motivazione per la sua condotta, sostenendo di avere commesso i furti in successione e di avere minacciato gli agenti nella speranza di essere arrestato e poter così sfuggire alle minacce di morte della moglie e della figlia.
L'uomo, che ha già altri precedenti per maltrattamenti e spaccio, per avvalorare la sua tesi ha anche detto di aver preso di proposito le forbici, perché sapeva che, mettendole in tasca, si sarebbero viste nella Tac e che ha passato diversi minuti con le mani nella borsa nella speranza di essere sorpreso. Il giudice, visti i numerosi precedenti e il pericolo di reiterazione del reato, ha disposto per lui la misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, in modo che potrà continuare ad essere tenuto sotto controllo fino al processo e soprattutto sarà reperibile. Il 62enne sarà comunque sottoposto a una perizia psichiatrica per stabilire se sia realmente affetto dai problemi ai quali ha fatto riferimento in aula in aula, ma che non sono stati certificati dal pronto soccorso al momento dell'arresto.

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