Sigilli al teatro Flavio, il Comune ora ha fretta di sanare la situazione

Sigilli al teatro Flavio, il Comune ora ha fretta di sanare la situazione
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Sabato 13 Giugno 2020, 00:35
RIETI - Teatro Flavio sequestrato, in Comune adesso si punta a bruciare le tappe per ottenere la certificazione antincendio e presentarla al giudice delle indagini preliminari per chiedere la rimozione dei sigilli. 
E’ questa la strada che si intenderebbe seguire e per la quale stanno lavorando da ieri i tecnici, piuttosto che quella di impugnare e il provvedimento davanti al tribunale del Riesame dove, in caso di rigetto del ricorso, i tempi sarebbero destinati a dilatarsi. 

L’appendice. E’ proprio quello che si vuole evitare perché si vuole arrivare prima dell’autunno a sanare una situazione che si trascina dal 2009. L’ultima parola spetterà però agli avvocati che hanno dieci giorni di tempo per decidere. Intanto, un primo processo per il mancato adeguamento del Flavio Vespasiano è stato già fissato e riguarda altri due indagati della prima ora, Antonio Annecchini, ingegnere dei vigili del fuoco che prestava servizio nella caserma di via Sacchetti Sassetti, e Maurizio Peron, il dirigente (oggi in pensione) responsabile del teatro fino al 2016, nonché del servizio impianti sportivi e tempo libero. Citati dalla procura della Repubblica di Rieti, entrambi dovranno comparire davanti al giudice monocratico ad aprile del prossimo anno. 

All’ufficiale (difeso dall’avvocatessa Maria Teresa di Rocco de L’Aquila) viene contestato il ritardo con il quale denunciò che il teatro veniva tenuto aperto, nonostante mancasse l’agibilità antincendio, mentre all’ex dipendente la procura attribuisce un reato contravvenzionale per aver omesso di richiedere la certificazione. 
E’ un’appendice che si ricollega al caso del sindaco Antonio Cicchetti e all’intera vicenda che si trascina, irrisolta, dal 2009, e soprattutto durante il mandato dell’ex sindaco Simone Petrangeli è stata seguita in modo costante sia dalla Prefettura che dal Comando dei vigili del fuoco, decisi nel sollecitare la messa in sicurezza del teatro Flavio Vespasiano. 

Le tappe della vicenda. A partire dalla prima segnalazione (29 ottobre 2012), con la quale veniva chiesto al primo cittadino, appena eletto, di adottare misure per ottenere la piena agibilità del Flavio, seguita poi da altri solleciti inviati nel 2013 (anno in cui si svolsero al teatro il Festival internazionale di chitarra e il Reate Festival), ancora nel 2015 e nel 2016. Ma, diversamente dall’attuale primo cittadino, 

L’ex sindaco Simone Petrangeli non firmò mai le ordinanze con le quali si assumeva la responsabilità dell’apertura, una “prudenza” che gli è valsa a evitare di finire sotto inchiesta, come invece accaduto al suo successore che, alla fine, si è ritrovato il “cerino acceso” in mano.
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