Il vescovo Pompili: «C'è depressione, ma non fatevi abbrutire dalla paura, non rassegnatevi»

Il vescovo Pompili: «C'è depressione, ma non fatevi abbrutire dalla paura, non rassegnatevi»
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Domenica 4 Aprile 2021, 19:32

RIETI - «C'è una depressione in giro, al netto del Covid, che si taglia a fettine». Lo ha sottolineato il vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili alla Veglia di Pasqua. «Ma non c'è solo una mancanza di vita: è anche un'assenza della percezione della morte», ha osservato. E, l'insieme delle due cose, ha denunciato, «fa sì che la nostra sia una generazione rinunciataria, che ha ormai messo da parte questo aspetto e ritenendo superflua l'ipotesi di Dio. Per interpretare la vita e la morte, finisce per accontentarsi di surrogati, delle varie forme di dipendenza».

Non è così per chi cerca Gesù, ha osservato il presule. Come presto scoprono le donne, non lo si trova nei luoghi della morte: 'Il crocifisso è risorto, non è quì. Da qui il monito di Pompili: «Non fatevi abbrutire dalla paura, non lasciatevi inibire dalla paura, non rassegnatevi. Continuate a cercare perché la differenza fondamentale non è tanto tra credenti e non credenti nella Pasqua. La vera differenza è tra coloro che cercano e quelli che hanno smesso di
cercare.

Ricercatori si trovano anche tra quelli che dicono di non credere. E si trovano, ovviamente, anche tra quelli che credono. Ma è importante capire se noi siamo ancora cercatori o se abbiamo ormai deciso di non cercare più niente. Cercare è il segno che non ci sentiamo ancora rassegnati, ma abbiamo il desiderio di bene»

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