Terremoto: il vescovo Pompili:
"Interessi diversi non intralcino
ripresa"

Le autorità in prima fila ad Amatrice durante la messa
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Sabato 24 Settembre 2016, 12:30 - Ultimo aggiornamento: 12:35
AMATRICE - «Anche noi stiamo per essere consegnati nelle mani degli uomini. Più concretamente, nelle mani delle istituzioni che ci hanno assicurato che questi luoghi torneranno a vivere come e meglio di prima». Così il vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili, nella messa ad Amatrice a un mese dal sisma.

«Ma anche nelle mani - ha detto - di chi dovrà tradurre questo impegno senza lasciarsi fuorviare da altri interessi. E soprattutto nelle nostre mani che non possono restare inerti o nostalgiche, ma debbono ritrovare l'energia e la voglia di ricostruire insieme».
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