Smart working
Molti anche quelli che lo smart working hanno scelto di farselo in alta quota, magari portandosi appresso la famiglia. «Siamo qui da un mese, mai accaduto prima - racconta una giovane famiglia romana. - È più tranquillo per il bambino, ci sono i giusti distanziamenti, l’aria è buona e frizzante. Nel week end ospitiamo amici e parenti, tutti si sorprendono di questo posto. E si dorme benissimo senza l’afa della città, ne beneficia anche Chico». Chico è un pelosissimo coniglio nano diventato la mascotte dei più piccoli, ma la montagna è popolata anche di tanti altri animali domestici. «Abbiamo iniziato a lavorare fin da giugno, c’è stato tanto movimento nei weekend di luglio ed è ancora pieno di gente, ora che è quasi settembre, quando qui il turismo generalmente si concentrava tutto nella settimana di Ferragosto», ricordano gli esercenti.
Il nolo bici, i gestori di giochi per bambini, le attività di ristorazione e i negozi non ricordano una stagione estiva così florida da anni, complice anche il meteo quasi sempre soleggiato. «Ne siamo felici, anche perché la stagione invernale non è andata granché bene - dicono i gestori di un noleggio di mountain bike. - Noi ci occupiamo di igienizzare i caschi, le selle e i manubri, ma anche la gente è molto disciplinata». Tanti quelli che vanno a fare escursioni e scoprono esperienze mai provate prima. «Abbiamo numerose richieste - dichiara una guida - tanto che abbiamo raddoppiato le proposte». Si va dai percorsi facili per i principianti fino a quelli per gli esperti, mantenendo le giuste distanze in cammino e con i gel igienizzanti negli zaini. Senza mai dimenticare il pranzo al sacco. «Nei giorni più affollati abbiamo preparato anche mille panini al giorno, un record», assicurano in una gastronomia.
Il territorio
E le potenzialità di questa estate anomala non riguardano solo il Terminillo, ma anche il centro di Rieti, i santuari, i laghi e i paesi della provincia. «C’è anche molto movimento motociclistico e ciclistico - evidenzia una commerciante. - L’ufficio turistico del Comune è chiuso e noi fungiamo in un certo senso anche da punto informazioni». Il nodo centrale pare questo, il passaparola. Con l’auspicio che i turisti e i residenti che hanno scelto il Terminillo Covid, l’anno prossimo tornino per convinzione. «Noi sicuramente ci saremo», spiega un motociclista di Reggio Emilia. Annuisce convinto anche un pellegrino milanese, in percorso sul Cammino di Francesco. Tutti contenti nonostante il momento certamente non facile, dunque. Ora sta anche ai reatini crederci, e puntare convintamente sulle potenzialità del turismo nostrano perché - quello sì - diventi davvero contagioso.
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