RIETI - Dopo l’allarme lanciato dallo Snals di Rieti, in vista del dibattito sul nuovo dimensionamento scolastico previsto a partire dall’anno scolastico 2024/2025, si cerca di capire quali potrebbero essere gli scenari nella scuola reatina, se si dovesse procedere ad una “razionalizzazione”: potranno essere rivisti i parametri numerici, che fisserebbero a 900 il minimo di alunni richiesto per un istituto scolastico affinché si possa concedere a quella determinata scuola l’autonomia e, quindi, un dirigente scolastico titolare e un dsga (il dirigente dei servizi generali e amministrativi).
Le prospettive. Preoccupa e non poco il Reatino questa situazione, in cui si fa fatica, nella maggior parte dei casi, a reggere il parametro dei 600 alunni. Figuriamoci 900. La provincia di Rieti, come è noto, è quella che ha la rete scolastica, a livello numerico, più debole del Lazio.
Lo scenario. Oggi la situazione vede in reggenza l’Istituto comprensivo di Passo Corese, quello della Valle del Turano, l’Angelo Maria Ricci di Rieti, l’Ic di Poggio Moiano, l’Ic di Petrella Salto, l’Istituto omnicomprensivo di Amatrice, l’Ic di Leonessa, l’Ic di Montasola, che dal prossimo anno si chiamerà “Cottanello”. Reggenza anche per l’omnicomprensivo di Magliano Sabina, mentre per quest’anno Cittaducale - dallo scorso febbraio - ha risolto con una titolarità. Da capire poi se anche Torri in Sabina andrà in reggenza, visto che la preside dovrebbe andare a dirigere il Polo didattico di Poggio Mirteto. Insomma uno scenario che riguarda, a caduta, oltre i dirigenti, anche i dsga e i docenti, perché da eventuali accorpamenti di varie scuole, anche le graduatorie e gli organici potrebbero subire rimescolamenti e riduzioni. I prossimi mesi saranno decisivi e lo Snals, con il suo segretario provinciale, Luciano Isceri, auspica che non ci trovi impreparati e ci si affanni all’ultimo minuto nella corsa per chiedere deroghe o ripensamenti. «In una situazione nella quale il Reatino rischia di essere penalizzato - spiega l’esponente sindacale - il mio appello che reitero è quello che si lavori per non farsi trovare impreparati. Il grande rischio che dal 2024/2025 ci siano meno reggenze e più tagli nei vari istituti deve essere scongiurato. È concreto il pericolo per il Reatino di accorpamenti, stando a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2023. Per evitare che il taglio di istituti possa arrivare dall’alto e in maniera indiscriminata, basandosi esclusivamente sui numeri, si dovranno proporre e muovere azioni, per evitare situazioni che penalizzerebbero le scuole e le varie realtà locali, a iniziare dalle scuole di montagna».
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