Rieti, ora scatta l'esproprio per la nuova scuola Minervini

L'area intorno al centro commerciale (foto d'Archivio)
di Giacomo Cavoli
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Venerdì 29 Aprile 2022, 00:10

RIETI - Il Comune di Rieti procederà con l’esproprio per acquisire l’area davanti al centro commerciale Perseo dove edificare la nuova scuola “Minervini”. Colpo di scena nella vicenda che, da oltre un anno, ha visto confrontarsi Palazzo di Città e la “Garden Re”, la società proprietaria del lotto di terreno (8 mila e 294 metri quadri) antistante il “Perseo” (tranne una piccola porzione appartenente al Demanio), sul quale il Comune ha immaginato di edificare la nuova “Minervini” e trasferire così nei locali della futura ex scuola di piazza Bachelet alcuni spazi necessari al tribunale di Rieti. Un’idea che aveva trovato il plauso dello stesso presidente del tribunale, Pierfrancesco de Angelis e dell’Ordine degli Avvocati di Rieti guidato di Attilio Ferri e che, in ultimo (dopo la richiesta di rimodulazione dei fondi avanzata dal consiglio comunale del 5 agosto 2021 per costruire la scuola) aveva ricevuto il via libera anche da parte del Commissario al sisma Giovanni Legnini, il quale nei mesi scorsi ha deliberato a favore della rimodulazione dei fondi (5 milioni di euro) inizialmente destinati alla riqualificazione dell’attuale “Minervini”, rendendoli invece disponibili per l’edificazione di una nuova struttura.

Dialogo naufragato. Prima ancora del consiglio comunale del 5 agosto, il Comune aveva nel frattempo avviato l’interlocuzione con la “Garden Re”, al fine di trovare la quadra per la cessione dell’area. Accordo che però, mese dopo mese, è arrivato agli sgoccioli del termine ultimo imposto da Palazzo di Città alla società per ottenere una risposta in merito alla cessione gratuita dell’area. 
Così, ora, a confermare la fine della trattativa e l’avvio del procedimento di esproprio è lo stesso assessore ai Lavori pubblici Antonio Emili: «Il termine utile entro il quale la società avrebbe dovuto rispondere alla proposta del Comune di cedere gratuitamente l’area, nell’ambito di un’operazione urbanistica concertata, si è esaurito – spiega Emili - Scaduto il termine e con i fondi già disponibili, dobbiamo quindi procedere all’esproprio: per fare questo siamo però in attesa che il governo ci consenta di avvalerci di Invitalia (società partecipata al 100 per cento dal ministero dell’Economia e delle finanze, ndr), dato che stiamo parlando di fondi messi a disposizione per la ricostruzione post-sisma.

Invitalia dovrà quindi fornire un elenco di operatori tecnici al quale il Comune potrà attingere per assegnare l’incarico della progettazione esecutiva della nuova Minervini – prosegue Emili - A quel punto, con l’approvazione del progetto avverrà l’imposizione del vincolo di pubblica utilità attraverso il quale il Comune acquisirà l’area antistante il “Perseo”. Il vincolo sarà comunque un atto che dovrà ottenere il parere favorevole del consiglio comunale».

Costi e tempi. Esproprio che naturalmente non sarà a costo zero, ma la cifra di indennizzo che il Comune dovrà sborsare per acquisire l’area dovrà essere prima stabilita dai progettisti. E anche i tempi si preannunciano piuttosto lunghi: almeno l’estate per l’indicazione, da parte di Invitalia, degli operatori tecnici che potranno realizzare il progetto esecutivo, poi tutti i passaggi successivi. La vicenda della Minervini è dunque destinata a finire interamente in mano alla nuova amministrazione comunale.

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