Rieti, ex postina: tante le tracce emerse dentro la sua auto

Il generale in congedo Luciano Garofano a Rieti (foto Meloccaro)
di Emanuele Faraone
4 Minuti di Lettura
Giovedì 20 Ottobre 2022, 00:10

RIETI - Sangue o altro? Tantissime le tracce rinvenute. Ieri prelievi ed esami sulla Fiat Palio e sopralluoghi nella casa di via delle Orchidee, a Rieti, e in quella di Cerchiara. Il giallo sulla scomparsa e la morte di Silvia Cipriani potrebbe avvicinarsi a una svolta. Un capillare cammino verso la verità attraverso esami e accertamenti che ieri hanno preso ufficialmente il via mentre l’attenzione degli inquirenti si concentra sulla casa di Cerchiara dove qualcuno venerdì 22 luglio, potrebbe aver fatto del male all’anziana. Ci si attende molto dall’esito degli accertamenti tecnici e irripetibili effettuati sulla Fiat Palio (rinvenuta in pessimo stato conservativo per via di un finestrino rimasto aperto) in uso a Silvia Cipriani sulla quale sono state espletate investigazioni tecnico-scientifiche, campionamenti e analisi. Come anticipato ieri dal programma televisivo di Rai1, “Storie italiane”, gli accertamenti sono stati estesi anche alle due abitazioni nella disponibilità della donna. Se i poveri e pochi resti ossei dell’ex portalettere in pensione, quasi certamente, non potranno fornire elementi utili agli inquirenti per determinare epoca, modalità e causa della morte, molto ci si attende da quello che invece potrebbero raccontare le due case di Rieti e Cerchiara e l’auto che utilizzava la 77enne, di proprietà del nipote Valerio e a lui intestata. Ieri mattina telecamere, giornalisti e fotografi si sono riuniti davanti alla Questura di Rieti anche in attesa dell’ex generale comandante dei Ris di Parma, Luciano Garofano, a Rieti in quanto consulente di parte incaricato dalla famiglia Cipriani.

La spiegazione. L’ex militare dell’Arma ha rilasciato una breve dichiarazione per poi fare ingresso in questura dove erano presenti anche Domenico Orsini e Luca Conti, gli avvocati di fiducia dell’indagato Valerio Cipriani e il pm Lorenzo Francia, titolare del fascicolo aperto dalla Procura di Rieti per il nipote dell’ex postina dove gli viene contestata l’ipotesi di reato di omicidio volontario (Valerio risulta anche persona offesa). «Faremo ora tutti gli esami previsti e indispensabili per ottenere tutti i risultati - afferma Garofano - partendo dall’ispezione dell’auto.

Poi vedremo come procedere rimanendo sempre in attesa degli esiti delle perizie su dna e ossa in corso a Roma, per la parte analitica. Dati che potranno essere confrontati con quelli che raccoglieremo oggi. Pensiamo a impronte papillari e parte biologica e al rilevamento di altri aspetti qualora di interesse. L’auto - ha esternato dopo i rilievi - è piena di tracce biologiche molto eterogenee ma dovranno essere tutte analizzate». Sulla distanza tra posizione del sedile e altezza degli specchietti (e volante) comparata con quella della donna (1,65 cm) sono state giudicate compatibili. Molto più difficile sarà valutare da quanto tempo il veicolo fosse nei boschi di Scrocco a Montenero Sabino. Ieri, c’è stata l’acquisizione di impronte papillari e di campioni di materiale biologico (in ampia quantità), chimico e merceologico a partire dall’abitacolo, indumenti e oggetti nell’auto nonché di quelli rinvenuti nei due immobili, per effettuare future comparazioni. Sono alte le aspettative rispetto a questi riscontri anche se è d’obbligo mantenere una prudenziale cautela in un giallo che però potrebbe condurre a un’importante svolta all’esito degli esami effettuati ieri. Anche l’appartamento di Rieti e la casa dismessa di Cerchiara, dove la 77enne viveva abitualmente, potrebbero segnalare altre ed ulteriori informazioni utili agli inquirenti per la risoluzione di questo complicato rebus in cui la data della scomparsa sembra debba essere spostata in avanti: «Giovedì 21 alle 18 - precisa l’avvocato Conti - Silvia parlò al telefono con un parente, il 22 sarebbe stata vista in auto. La sparizione dunque andrebbe spostata in avanti. Attualmente l’ipotesi più probabile è che venerdì sia avvenuto qualcosa nel casolare di Cerchiara».

© RIPRODUZIONE RISERVATA