Nella tarda mattinata di ieri il personale della Asl si era portato sul punto del ritrovamento - anche grazie alle indicazione pubblicate da Il Messaggero di Rieti - e una volta individuato, lo ha ripescato dalle acque del piccolo fossato che scorre accanto al cimitero. L'osso giaceva nella parte del corso d'acqua di fronte ai servizi igienici riservati agli uomini, bloccato dai sassi e sommerso da una trentina di centimetri d'acqua. L'acqua limpida ne ha permesso l'avvistamento, anche se in parte il resto osseo era coperto dalla vegetazione in superficie, che non permetteva la visualizzazione di una delle due epifisi, tanto da lasciare aperta ogni ipotesi sulla sua natura.
Rieti, osso del fosso Cantaro
mistero risolto: è di un animale
di Christian Diociaiuti
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Mercoledì 2 Luglio 2014, 05:49 - Ultimo aggiornamento: 12:18
RIETI - Sembra risolto il mistero dell'osso ritrovato nel fosso Cantaro, nei pressi del cimitero. Dai rilievi della Asl, è emerso che non si tratta di ossa umane ma di un animale, probabilmente di uno stinco di vitello.
Nella tarda mattinata di ieri il personale della Asl si era portato sul punto del ritrovamento - anche grazie alle indicazione pubblicate da Il Messaggero di Rieti - e una volta individuato, lo ha ripescato dalle acque del piccolo fossato che scorre accanto al cimitero. L'osso giaceva nella parte del corso d'acqua di fronte ai servizi igienici riservati agli uomini, bloccato dai sassi e sommerso da una trentina di centimetri d'acqua. L'acqua limpida ne ha permesso l'avvistamento, anche se in parte il resto osseo era coperto dalla vegetazione in superficie, che non permetteva la visualizzazione di una delle due epifisi, tanto da lasciare aperta ogni ipotesi sulla sua natura.
Nella tarda mattinata di ieri il personale della Asl si era portato sul punto del ritrovamento - anche grazie alle indicazione pubblicate da Il Messaggero di Rieti - e una volta individuato, lo ha ripescato dalle acque del piccolo fossato che scorre accanto al cimitero. L'osso giaceva nella parte del corso d'acqua di fronte ai servizi igienici riservati agli uomini, bloccato dai sassi e sommerso da una trentina di centimetri d'acqua. L'acqua limpida ne ha permesso l'avvistamento, anche se in parte il resto osseo era coperto dalla vegetazione in superficie, che non permetteva la visualizzazione di una delle due epifisi, tanto da lasciare aperta ogni ipotesi sulla sua natura.