«E' un grande onore per il nostro piccolo museo di provincia - ha detto Accascina nel corso della presentazione della mostra - poter tornare in un luogo espositivo così prestigioso come quello di Santa Rita, dove lo scorso anno abbiamo registrato un successo di oltre cinquantamila presenze che hanno visitato e conosciuto le nostre macchine automa esposte in gran parte a Montopoli in Sabina. Oggi esponiamo oltre cento esemplari che testimoniano aquiloni di tutte le forme, le dimensioni, i materiali e gli utilizzi di questi oggetti volanti e della loro straordinaria vitalità a tremila anni dalla nascita. Il filo conduttore della mostra - proseguone Accascina - è la scoperta del dialogo col vento, attraverso il quale gli aquiloni prendono vita, e sono tante le angolazioni possibili da cui guardare questi oggetti: la storia, i progetti, le forme, la costruzione, il volo».
Gli organizzatori hanno scelto di percorrere la ricostruzione storica come filo conduttore: una sezione sui progetti propone una classificazione ed una genealogia degli aquiloni. Una sezione sulle tecniche di volo spiega quali siano le forze responsabili del comportamento statico e dinamico dell'aquilone, mente una sezione sui materiali mostra aquiloni realizzati in carta di riso, bambù, fino al tessuto da spinnaker e al carbonio, con fili di cotone o resistentissimi cavi di traino in Dyneema.