Rieti, Il centrosinistra si rimette
in marcia: presentato
il movimento d'opinione

La presentazione
2 Minuti di Lettura
Domenica 22 Ottobre 2017, 08:34 - Ultimo aggiornamento: 13:34
RIETI - E' il centrosinistra «diffuso» che riempie la sala consiliare per la presentazione di RietinMarcia, il movimento politico promosso da Gian Piero Marroni, Arianna Grillo e Emanuele Donati e benedetto da Simone Petrangeli. In campo già all'indomani del cocente sfratto da giunta e consiglio, il movimento (cui hanno aderito anche Bernardino De Marco, Alessio Piermarini, Gabriele Bizzoca) lancia un blog per intercettare in tempo reale gli umori dei cittadini, aderisce a Spazio Popolare la rete del centrosinistra cittadino che ha preso casa in via della Verdura - e si prepara a fare il controcanto alla destra al governo cittadino. «Cicchetti si era presentato come il sindaco libero: dalla composizione della giunta non si direbbe attacca Marroni Aveva promesso concretezza: sono passati i primi cento giorni e l'unica cosa che si ricorda sono i cambi di senso di marcia di due strade. Ora quello che ci preoccupa sono i silenzi e i ritardi sul bilancio: vigileremo». Dall'ex presidente del consiglio comunale (dal 94 in consiglio, prima all'opposizione, poi sullo scranno più alto) nessuna autocritica per la sconfitta di giugno, recriminazioni tante. «Per l'ex Manni siamo stati su una polveriera per mesi, fino a risolvere il problema votando in consiglio il riconoscimento milionario di debiti fuori bilancio. Poi la Quadrifoglio ha deciso di chiudere: da fine agosto Rieti ha perso la sua casa di riposo e 31 posti di lavoro ma non è sembrato importare a nessuno». Ancora più cocente l'affaire scuole: «Le scuole hanno riaperto così come erano state chiuse: cosa è cambiato da giugno? Nulla. Eppure non sentiamo più i comitati, non abbiamo più avuto le Iene. La verità è che c'è stata una strumentalizzazione della paura: non abbiamo avuto l'aiuto della città, anzi. Tutto è stato usato per metterci in difficoltà». Omette, Marroni, di ricordare, quanto di suo ci abbia messo la giunta Petrangeli, nel negare i problemi e accusare i genitori di essere al soldo del nemico. Ma tant'è. Ce n'è anche per il ricorso al Tar che sta infiammando la città: «Se c'è una parte lesa in questa storia siamo noi che lo abbiamo presentato. E se l'abbiamo fatto è perché la volontà popolare va preservata da irregolarità e pasticci. A beneficio di tutti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA