Rieti, solo uno su quattro con la laurea nel Comune capoluogo ma in un Comune del Reatino sono tutti laureati

Comune di Rieti
di Antonio Bianco
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Giovedì 2 Novembre 2023, 00:10

RIETI - In un periodo in cui ci sono da gestire anche i fondi del Pnrr, diventa importante il livello di competenze del personale nelle pubbliche amministrazioni. Nel Comune di Rieti, appena un dipendente su 4 (il 23%, per la precisione) è in possesso di una laurea o di un titolo di studio superiore. È quanto emerge dal report pubblicato da Openpolis.

I numeri. L’ultimo dato su Rieti - al 2020 - oltre ad essere 4 punti percentuale sotto la media nazionale, è il più basso tra i capoluoghi di provincia del Lazio. A guidare la classifica è Viterbo (40%), seguita da Roma (38%), Latina (37%) e Frosinone (26%). Sono invece 9 su 10 (88%) i dipendenti con in tasca almeno un diploma di scuola media superiore.
Se poi si confrontano i dati di Palazzo di città con gli altri capoluoghi italiani, si nota come Livorno abbia la percentuale più alta di laureati, con il 55%. Seguono Pescara (49%), Carbonia (48%) e Bari (47%). Le percentuali più basse si riscontrano a Trapani (13%), Siracusa (12%), Caltanissetta e Agrigento (10%).
«Bene le 17 assunzioni - spiega Francesco Peluso, gestore del sito openrieti.medium.com - che vuole fare il Comune, ma per il funzionamento dell’Ente è altrettanto fondamentale assicurare a tutti i dipendenti una formazione continua.

Tanto più a Rieti, dove nel 2020 non risultava alcun dipendente under 35 e, quindi, presumibilmente, fresco di laurea».

Nel territorio. Tra i Comuni della provincia, Ascrea è al primo posto tra gli Enti del Lazio, con il 100% di dipendenti laureati. Seguono Belmonte e Nespolo, con il 50%. Appena dopo, ci sono Rocca Sinibalda (44%), Collevecchio (43%), Poggio Mirteto (34%). Sei gli Enti comunali che hanno il 33% di dottori: Accumoli, Borgo Velino, Cottanello, Paganico Sabino, Turania e Vacone. Agli ultimi posti, oltre alla città capoluogo, ci sono Petrella Salto e Torricella (22%), Fara in Sabina, Colli sul Velino e Magliano (20%). «È importante la formazione continua del lavoratore - scrivono da Openpolis - all’interno della pubblica amministrazione, sia per il proprio avanzamento professionale che per il funzionamento dell’Ente. Ma i titoli, talvolta, sono cruciali per poter accedere a determinate opportunità, oltre a permettere al lavoratore di avere una specializzazione in particolari aree, necessarie per l’efficienza della macchina amministrativa».

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