L’ isola ecologica di Stimigliano resta off limits e Cantalupo attacca Montopoli

L'isola ecologica di Stimigliano
di Raffaella Di Claudio
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Martedì 18 Aprile 2023, 17:39

RIETI - Sulla mancata attivazione dell’ isola ecologica di Stimigliano, inchiodata alla non approvazione della convenzione di gestione da parte di tre Comuni sui sei aderenti, gli animi non si placano. Da un anno e mezzo sono in corso le operazioni per giungere a un accordo tra gli Enti, ma fino a quando non sarà sottoscritto dai Comuni di Montopoli, Tarano e Forano, nonostante le delibere di Poggio Mirteto, Cantalupo e Stimigliano (l’unico ente che avendola sul suo territorio ed avendo affidato il servizio rifiuti ad Ams può usarlo) l’ isola ecologica resta off limits per Poggio Mirteto, Cantalupo, Montopoli, Tarano e Forano.
Un disagio enorme rispetto al quale le rassicurazioni del sindaco Andrea Fiori, che si è fatto portavoce dei colleghi Miranda Glandarelli di Tarano e Marco Cortella di Forano, invece di spegnere la polemica la accendono. Le parole di Fiori secondo cui «aprire l’ isola ecologica nel 2023 non è uno scherzo» hanno indispettito i colleghi degli Enti che hanno già deliberato.
«La dichiarazione di Fiori - dice il sindaco di Cantalupo, Paolo Rinalduzzi - sottintende che i Comuni che hanno deliberato abbiano fatto le cose in maniera superficiale. Si tratta di uno sgarbo istituzionale e di una toppa che non è sufficiente a sanare il buco. Si sono affidati servizi alla Saprodir, svolti incontri, contratti impegni morali e stilati dei verbali, aspettiamo da due anni e da mesi l’analisi dei documenti, per cui senza troppi giri di parole e in termini più semplici, i sindaci di Montopoli, Forano e Tarano dicano qual è il problema. Se non vogliono farlo per noi amministratori che ci lavoriamo da tempo, che lo facciano almeno per i cittadini che aspettano risposte».
A Rinalduzzi fa eco il sindaco Franco Gilardi che condividendone le parole esorta: «Quando dobbiamo risolvere i problemi ai cittadini sappiano essere seri». L’assessore Fabrizio Cianfa che amministra a Poggio Mirteto e risiede a Montopoli evidenzia come «mentre da amministratore nel consiglio di Poggio Mirteto mi sono sentito in dovere di deliberare l’apertura, nel mio Comune di residenza il punto sulla riapertura prima è stato portato nell’assise, poi ritirato» e ironicamente, mostrando le foto di una discarica abusiva situata nella strada che dal cimitero di Montopoli conduce alla frazione di Bocchignano si domanda se non fosse quella l’ isola di Montopoli.
Nel dibattito si inserisce poi il circolo Bassa Sabina di Sinistra Italiana. «Già a gennaio 2022 rilevammo la carenza di previsioni circa l’ isola ecologica – dichiarano da Si che anche per la questione Saprodir lasciò la maggioranza di Montopoli - Ora siamo arrivati al paradosso: c’è un’Unione con una liquidazione in corso, che non si ha certezza di quando terminerà, i cui Comuni dovrebbero collaborare fino allo scioglimento consensuale, mentre non si riesce a fornire ai cittadini un servizio, in quanto i Comuni di Montopoli, Forano e Tarano ancora non hanno deliberato la sottoscrizione della convenzione.

Non è serio accampare scuse quali i tempi tecnici, dato che sono due anni che è stato affidato il servizio a Saprodir e quando noi chiedevamo il potenziamento dell’ufficio tecnico e l’inserimento di penali e revisione del biennale del contratto, siamo stati snobbati. È evidente che da questa stasi bisogna uscire in fretta. Per questo, laddove siamo presenti nelle istituzioni, come a Montopoli, porteremo avanti le iniziative per stimolare l’amministrazione, invitando gli altri due sindaci, ad agire per fornire il servizio ai cittadini».

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