Rieti, doppio furto in due empori cinesi in Sabina dopo quello nel capoluogo

Il negozio derubato a Rieti
di E.F.
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Martedì 17 Ottobre 2023, 00:10

RIETI - ​Doppio furto in Sabina ai danni di rivendite cinesi. Dopo due analoghi episodi avvenuti nei giorni scorsi sempre a carico di bazar-empori cinesi - nella notte a cavallo tra il 10 e l’11 ottobre, probabilmente ad opera della medesima mano - si sono consumati due furti presso punti vendita cinesi di Passo Corese.

Gli episodi. Uno è avvenuto in via dei Bretoni, dove è stato preso di mira un’attività commerciale di rivendita di prodotti principalmente casalinghi. I ladri, per entrare nel punto vendita, hanno forzato e scardinato la serranda all’ingresso, portando via alcuni oggetti di varia tipologia e di maggiore valore economico, nonché il registratore di cassa, con del denaro contante all’interno.
Sempre a Passo Corese, ancora un negozio di articoli casalinghi è stato visitato in via Matteotti, con la medesima modalità della serranda manipolata e forzata, per poter accedere all’interno del locale.

Anche qui, il target dei malviventi è stato quello dei contanti presenti nel fondo cassa. In entrambi i casi, il sistema esterno e interno di videosorveglianza avrebbe ripreso le immagini dei ladri in azione. I filmati sono stati acquisiti dai carabinieri, che ora procedono e indagano: dalle immagini fornite dai video potrebbe essere possibile risalire ai responsabili e capire se, in entrambi i casi, si sia trattato o meno degli stessi soggetti. Altri elementi utili alle indagini in corso, tracce o impronte, lasciate dai malviventi durante i colpi nei due empori cinesi, di rilievo e interesse investigativo, non sarebbero state rilevate.

Il precedente. Un precedente molto simile, come accennato, sempre ai danni di un’attività emporio gestito da persone di origine cinese risale alla settimana scorsa, a Rieti. In quella circostanza, nel mirino dei ladri era finito il negozio a Porta d’Arce. Il colpo era avvenuto nelle ore notturne, anche in quel caso con la porta d’ingresso forzata e scardinata per poter accedere all’interno. L’impianto d’allarme aveva suonato e immediato l’arrivo delle forze dell’ordine, ma i ladri erano già fuggiti. La refurtiva sottratta era composta dal registratore di cassa, all’interno del quale c’era del denaro contante lasciato come fondo cassa per un valore complessivo di qualche centinaio di euro, e un contenitore al cui interno c’era una somma di denaro decisamente più consistente, oltre ad alcuni beni di valore.
Peraltro, la dinamica del furto a Rieti, a sua volta, si era rivelata analoga a quella attuata in altri colpi messi a segno a Poggio Mirteto e a Montopoli di Sabina.

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