RIETI - Grande interesse intorno alla prima edizione del Festival di Filosofia intitolato a Federico Caffè. Un’iniziativa che si è conclusa lunedì dopo 5 giornate di incontri e dibattiti insieme ad esperti del settore nella Chiesa di S.Rufo: tante le riflessioni suggerite e le tematiche toccate dagli ospiti che si sono avvicendati in dialogo con Emanuele D’Agapiti e Massimo Casciani, entrambi soddisfatti del risultato.
«L’incontro di lunedì con Thomas Fazi ha posto l’accento sulla figura dell’economista e docente Federico Caffè a cui il Festival è intitolato: le sue teorie auspicavano a una via di mezzo tra liberismo e marxismo - spiega Casciani - Tra i suoi allievi c'è stato anche Mario Draghi». Oltre a quelle di Caffè, tante altre teorie sono state esposte ed esplorate nei giorni precedenti: «Per il primo incontro è intervenuto Luca La Bella che ha parlato di QFS, un nuovo sistema finanziario che è stato sottoscritto da diversi Paesi, per poi concentrarsi anche sul BRICS, il raggruppamento economico di Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica».
Visioni ed opinioni anche non convenzionali, quelle proposte dagli ospiti: «È stato con noi anche Guido Grossi, ex impiegato in Bnl che ha poi deciso di ritirarsi in campagna: con lui si è parlato dei conflitti tra risparmio e investimento e della necessità che lo Stato recuperi la sua sovranità monetaria – racconta il prof.
Spunti di riflessione su un argomento non facile, ma che sono stati raccolti dai tanti partecipanti nella chiesa di S. Rufo: merito anche del linguaggio semplice e dell’approccio divulgativo degli ospiti. Possono dunque dirsi soddisfatti gli organizzatori di Musikologiamo e della Confraternita di Misericordia di Rieti, che non escludono in futuro una seconda edizione del Festival per approfondire gli eventuali sviluppi delle tesi esposte.