IL PROBLEMA
Un'esenzione che dovrebbe scattare automatica, in base al numero di utenza e alla via in cui si trova l'abitazione, ma che in realtà pare non essere stata applicata a tutti gli aventi diritto. Alcuni cittadini, infatti, scorrendo i dati riportati in fattura hanno scoperto che l'Ente aveva inserito nel totale da pagare le quote relative a fognatura e depurazione, anche se non dovute. Gli importi sono applicabili solo nel caso in cui l'abitazione scarichi nella fognatura comunale. Al contrario, le somme non sono dovute. E qualora il cittadino avesse inavvertitamente pagato la fattura comprensiva degli oneri non dovuti, ha diritto ad ottenere dal Comune il rimborso, non solo dell'attuale bolletta, ma di quelle dei cinque anni precedenti. È sufficiente fare come stanno facendo molti utenti. «Quando ho notato che nella fattura - ha spiegato un cittadino che risiede nelle campagne di Canneto - erano inserite quelle voci di pagamento, mi sono recato all'ufficio tributi e ho fatto notare che la mia abitazione scarica nella fossa biologica e non in fognatura. Mi hanno subito chiesto di compilare una richiesta di rimborso per le fatture dal 2012 ad oggi. Si va dai 50 agli 80 euro l'anno, in base al consumo idrico e i rimborsi verranno effettuati previa verifica dell'ufficio tecnico su quanto dichiarato da noi utenti».
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