Rieti, coronavirus, riapre solo
di mattina la Libreria Moderna:
«Rimbocchiamoci le maniche
e lavoriamo in sicurezza»

La Libreria Moderna alla riapertura
di Lorenzo Quirini
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Lunedì 20 Aprile 2020, 11:21

RIETI - Le librerie sono tra le prime attività a riaprire durante l’emergenza coronavirus e questo rende evidente come il libro sia diventato un compagno insostituibile per la quarantena di molti. Lo sa bene anche Andrea Petrini, proprietario della “Libreria Moderna” in via Garibaldi 244 che oggi, 20 aprile, con fiducia e positività, riapre i battenti seguendo tutte le precauzioni necessarie.

Petrini, l’emergenza è stata devastante per tutte le attività commerciali…
«Sì, ci ha colto tutti di sorpresa. È vero che rispetto alla salute passa tutto in secondo piano, ma la preoccupazione è molta per tutte le aziende; anche noi abbiamo chiuso per decreto e in un primo momento non abbiamo pensato neanche ad una consegna a domicilio perché ci sembrava poco sicuro per noi e per i clienti».

Poi però qualcosa è cambiato…
«Una quindicina di giorni fa, la società NW si è offerta di effettuare consegne gratuitamente per conto delle librerie indipendenti. Anche noi abbiamo aderito soddisfacendo alcune richieste giunte non solo da Rieti, ma da tutta Italia. Questo è senz’altro d’aiuto sia per noi che per i clienti, anche se in questo periodo il ruolo della libreria è sicuramente cambiato: non è più un posto dove si gironzola, si sfogliano libri e si fa una chiacchierata, il contatto con la clientela si mantiene soprattutto attraverso consulenze telefoniche e online».

La cultura si è servita molto di internet per fare fronte all’impossibilità di organizzare eventi dal vivo. Qual è il suo punto di vista rispetto a queste iniziative online? È capitato anche a lei di prenderne parte?
«Ci sono delle iniziative valide e personalmente ho partecipato a quella portata avanti dalla casa editrice indipendente “Atlantide”, che ha concesso spazio alle librerie di fiducia: sono stato il primo librario ad essere intervistato».

Come ha accolto la decisione del governo rispetto alla riapertura delle librerie?
«Mi aspettavo che le librerie sarebbero state tra le prime a riaprire. Il libro non è esattamente un bene primario ma penso faccia piacere a tutti, lettori e non, sapere che le librerie siano di nuovo operative. Per ora continueremo ad essere aperti solo la mattina, sia perché è necessaria la sanificazione ogni giorno, sia perché non sarebbe conveniente aprire ad orario pieno. Saranno ovviamente adottate tutte le misura di sicurezza: la permanenza nel locale sarà limitata e si entrerà uno per volta e solo con la mascherina, all’interno saranno anche forniti dei guanti usa e getta. Le consegne a domicilio continueranno, anche se spero che ci sia un’ulteriore supporto per tutta la filiera: non basta una riapertura a salvare le attività».

Conosce anche il punto di vista di altri suoi colleghi fuori città?
«So che alcune librerie resteranno chiuse, soprattutto nel nord Italia. È comprensibile, lì la situazione è ancora più grave di quanto sia qui».

Ha un messaggio per incoraggiare tutti i librai per questa riapertura?
«Rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo in sicurezza, anche con questi metodi alternativi».

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