Rieti, coronavirus: chiese, sanificazioni
e messe all’aperto dove sarà possibile

Petrella Salto
di Daniela Melone
3 Minuti di Lettura
Sabato 16 Maggio 2020, 01:27 - Ultimo aggiornamento: 14:06
RIETI - Coronavirus: chiese, sanificazioni e messe all’aperto dove sarà possibile.
Cento fedeli nella Basilica di Sant’Agostino, 15 a Cantalice, 20 a Petrella Salto, mentre a Santa Barbara in Agro si opterà, tempo permettendo, per la messa all’aperto. «La prova del nove sarà domenica 24 maggio – commenta don Fabrizio Borrello, parroco di Santa Barbara in Agro – per il momento cominciamo in un giorno feriale e per evitare di avere posti limitati dalla capienza della chiesa, celebreremo nel piazzale antistante, con sedie di plastica, facili da igienizzare. In questi mesi con i fedeli, ci siamo tenuti in contatto tramite gruppi whatsapp o attraverso la messa della domenica in diretta facebook».
Sono a lavoro, in tutta la Diocesi, i sei operatori dell’impresa sociale Promis, che ha organizzato dei corsi incentrati sulle pulizie delle Chiese. Già sistemate quelle di Villa Reatina, Campoloniano, Quattro Strade, Micioccoli. Lunedì 18 maggio, festa di San Felice, il vescovo Domenico sarà a Cantalice per la celebrazione delle 11, insieme al parroco don Gottardo Patacchiola. Alcuni sacerdoti si dicono spaventati dalla realtà presente. C’è chi è stato costretto a chiamare i carabinieri durante una celebrazione funebre, perché invece dei 15 parenti consentiti, ce n’erano almeno il doppio. Mancano ancora i gel disinfettanti, ma la richiesta è tanta e non è facile reperire tutto il necessario. C’è poi, anche per i sacerdoti, il problema delle bollette da pagare, a fronte di zero introiti e c’è chi si prepara mettendo dei cestini per le offerte all’ingresso e chi distribuisce l’iban della parrocchia ai fedeli.
Dalla Chiesa di Rieti arriverà però un sussidio per aiutare a superare questo difficile momento. Don Casimiro Panek, dalla parrocchia di Santa Maria Madre della Chiesa, tiene a ringraziare tutti coloro che si sono offerti per dare una mano: «Grazie ai volontari del consiglio pastorale, alle catechiste, al coro, al comitato festeggiamenti della Madonna, la Caritas, i ministri straordinari della comunione e altri volontari. Ci aiuteranno a far rispettare le distanze e dirigeranno il traffico. Siamo prontissimi, con il metro in mano abbiamo stabilito i posti, distanziati come prevede la legge».
Anche don Felice Battistini, parroco di Petrella Salto e Capradosso vorrebbe trovare qualcuno che lo aiuti. «Sarebbe necessario – dice – ma nei piccoli paesi sono poche le persone e mancano i parrocchiani di ritorno. La speranza è che la gente sia responsabile, venga con le mascherine e resti a casa se la febbre supera i 37.5». Fino al 31 maggio, con i festeggiamenti in corso per Santa Maria Apparì, don Felice celebrerà la messa all’aperto.
«Sono abolite le feste patronali e le processioni – spiega – Ma utilizzerò il prato per la celebrazione e spero di trovare ciliegie da consegnare ai fedeli senza creare assembramenti. A Petrella Salto celebro invece nella chiesa di Sant’Andrea, più accessibile rispetto alla Santissima Annunziata e secondo i calcoli posso accogliere 20 fedeli. A Capradosso invece il numero può arrivare a 30».
© RIPRODUZIONE RISERVATA