Presepe in Vaticano, Contigliano torna alla carica: spetta a noi e non a Greccio

Presepe in Vaticano, Contigliano torna alla carica: spetta a noi e non a Greccio
di Giacomo Cavoli
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Domenica 6 Novembre 2022, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 23:45

RIETI - Quando, ormai quasi una settimana fa, è stato reso pubblico il carteggio relativo al braccio di ferro su chi, tra il Comune di Contigliano e il Comitato nazionale per l’ottavo centenario del primo Presepe di Greccio, avesse dovuto realizzare il presepe del Natale 2023 in piazza San Pietro, il sindaco di Contigliano, Paolo Lancia, aveva confermato la ricostruzione della vicenda, senza commentare. Ora però, dopo giorni di interventi e anche lo scontro andato in scena tra il sindaco di Greccio Emiliano Fabi e la minoranza comunale grecciana, Lancia sceglie di dire la sua con la precisa intenzione – a quanto pare - di non lasciare spazio ad interpretazioni su chi sarà l’autore dell’opera.

L’intervento. Lancia premette che la designazione per realizzare il presepe non è mai stata ufficialmente assegnata a nessun altro, Comitato incluso: «Nel settembre 2019, la Segreteria di Stato vaticana aveva designato formalmente, per il tramite del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, il Comune di Contigliano per la realizzazione del presepe di piazza San Pietro, scegliendo per l’attuazione dell’opera il Natale 2023 – spiega il sindaco - Quella designazione non è mai stata revocata e, a tutt’oggi, la Segreteria di Stato vaticana non ha mai assegnato alcun mandato di sorta per lo stesso Natale 2023 né al Comitato nazionale Greccio 2023, né ad altri diversi enti o istituzioni». 

La spiegazione. La palla, insomma, sembrerebbe essere ancora nella metà campo di Contigliano e Lancia spiega il perché: «Premesso per dovuta chiarezza di quanto ho appena dichiarato, mi risultano i seguenti e ulteriori elementi, dei quali do’ pubblicamente conto – prosegue il primo cittadino - La Segreteria di Stato vaticana mantiene la posizione espressa dal Cardinale Fernando Vèrgez Alzaga, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano (colui il quale, nel settembre 2019, accettò la richiesta di Contigliano di poter realizzare il presepe, destinandone la realizzazione al 2023, ndr).

Vèrgez, con una lettera risalente ad aprile 2020, respingendo le istanze del sindaco di Greccio e dell’ex vescovo della Diocesi di Rieti, Domenico Pompili, confermava che la comunità di Contigliano avrebbe realizzato il presepe 2023 in piazza San Pietro, come da designazione emanata nel settembre 2019 dalla Segreteria di Stato, mentre alla comunità di Greccio sarebbe stata eventualmente assegnata l’Aula Paolo VI in Vaticano, per allestire un’altra rappresentazione presepiale – continua il sindaco - La reiterata azione finalizzata ad annullare la designazione in favore di Contigliano, condotta anche recentemente e anche presso il Governatorato, ha evidentemente creato grave imbarazzo alla stessa Santa Sede e ingenerato fattori di potenziale divisione tra le due limitrofe comunità di Greccio e Contigliano, storicamente unite e mai in passato in competizione – conclude Lancia - La Segreteria di Stato vaticana conferma che la rappresentazione plastica del presepe, quale simbolo religioso universale non ha appartenenze territoriali, e non può costituire elemento di divisione, perché per sé stesso espressione di pace e fraternità universali». 

Che questo possa aprire la strada ad una realizzazione condivisa del presepe tra Greccio e Contigliano, pur di siglare la pace? Staremo a vedere.

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