Presepe in Vaticano per Natale, lite tra il sindaco di Contigliano e il Comitato di Greccio

Presepe in Vaticano per Natale, lite tra il sindaco di Contigliano e il Comitato di Greccio
di Giacomo Cavoli
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Martedì 1 Novembre 2022, 00:10

RIETI - Non trova pace il Comitato nazionale per l’ottavo centenario del primo presepe di Greccio. Dopo la querelle raccontata da Il Messaggero e sorta ad inizio ottobre tra l’ex sindaco di Poggio Bustone Antonio Leonardi e l’attuale primo cittadino Rovero Mostarda sul perché il paese, porta d’ingresso della Valle Santa, fosse stato escluso dalla presentazione ufficiale del comitato nazionale, ora il comitato (guidato dal sindaco del Comune di Greccio, Emiliano Fabi) finisce al centro di un’altra diatriba, che stavolta lo vede contrapposto al Comune di Contigliano per decidere chi debba realizzare il presepe nel 2023 in piazza San Pietro. 
La diatriba. A raccontare nel dettaglio la vicenda è stata, ieri, l’agenzia Ansa: tutto nasce quando il 15 agosto 2019 il sindaco di Contigliano, Paolo Lancia, spedisce una missiva all’indirizzo di monsignor Fernando Vérgez, segretario generale del Vaticano, chiedendo che possa essere il piccolo Comune guidato da Lancia a realizzare in piazza San Pietro il presepe del Natale 2019. Richiesta accolta con la risposta di Vérgez il 30 settembre 2019, nella quale il segretario generale specifica però che il presepe da realizzare sarà quello del Natale 2023: dunque, quando cadrà anche la ricorrenza dell’ottavo centenario della prima rievocazione della Natività realizzata da San Francesco a Greccio. 

Ed insomma, è proprio la concomitanza tra l’incarico assegnato a Contigliano e la volontà del comitato nazionale di realizzare il presepe, a generare il cortocircuito: ad esplicitarlo – sempre secondo quanto sostenuto da Ansa – ci sono infatti due nuove missive.

La prima, quella di Vérgez al Comune di Contigliano e datata 22 settembre 2022, la quale recita che quanto già concordato tre anni fa «non può avere alcun seguito».

Il rilancio. Lancia però non ci sta e così subito dopo, il 29 settembre, in una lettera indirizzata al sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato, monignor Edgar Pena Parra, rivendica «un processo creativo e organizzativo ormai solidamente avviato», sovrinteso anche da monsignor Dario Edoardo Viganò, ex ministro del Vaticano della comunicazione e attuale vice cancelliere delle Pontificie Accademie delle scienze e delle scienze sociali. Nella lettera, Lancia sostiene infatti di aver «cercato per tre anni, in ogni modo, la partecipazione all’iniziativa del vescovo pro tempore, Domenico Pompili - rimettendo più volte tutto nelle sue mani. Salvo prendere atto che egli non desiderava condivisione, ma semplicemente e in toto l’esclusione del Comune di Contigliano».

Dal canto suo, Lancia ribadisce quindi «di voler-dover necessariamente completare l’opera avviata», allegando il bozzetto del Presepe «a suo tempo accettato dal Governatorato» e «la volontà incessantemente manifestata, di condurre l’opera stessa unitamente alla Diocesi, e alle istituzioni religiose e civili tutte della provincia di Rieti, ritenendo pertanto «inaccettabile e impensabile l’esclusione di Contigliano».

Dall’altra parte – secondo il racconto di Ansa – il comitato di Greccio 2023 ha infatti già incaricato l’artista Franco Artese di realizzare il progetto del Presepe 2023 in Vaticano. Contattato da Il Messaggero, ieri il sindsaco Paolo Lancia non ha smentito la ricostruzione dell’Ansa, ma si è trincerato dietro un «no comment». L’Ansa ha poi riferito che della vicenda è stato informato anche lo stesso Papa Bergoglio che ieri, in udienza privata, ha incontrato il Coordinamento ecclesiale per l’Ottavo centenario francescano, il quale ha esteso l’invito a presenziare anche al sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi e ai due assessori alla Cultura Letizia Rosati e allo Sport Chiara Mestichelli.

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