RIETI - Giornata da dimenticare agli sportelli delle agenzie reatine di Poste Italiane. A causa di un aggiornamento informatico particolarmente problematico e che ha mandato in tilt l’intero sistema interno, si sono verificati disagi e disservizi per l’intera giornata tra polemiche e dietrofront agli sportelli. Una criticità riscontrata a livello nazionale e che anche nel capoluogo sabino e in provincia ha avuto pesanti ripercussioni per l’utenza.
I disagi. Già in coda dalle 8 del mattino, orario di apertura delle filiali di Poste italiane, tanti i reatini che appena messo piede all’interno dei locali hanno dovuto constatare l’impossibilità di effettuare qualsiasi tipo di operazione agli sportelli. Un problema interno dovuto ad un periodico aggiornamento tecnico dei software che, non avendo evidentemente compiuto in maniera completa il processo di rielaborazione dati, ha creato un disallineamento generalizzato del sistema informatico che ha così mandato in tilt tutti gli apparati dei programmi, inibendo tutte le operazioni consentite agli sportelli postali.
Un’emergenza che ha reso necessario un reset generalizzato e che ha avuto tempi fisiologici di ripristino avvenuto soltanto nella tarda mattinata o, in alcuni casi nel primo pomeriggio. Inevitabili i disservizi e qualche polemica con l’utenza che dagli uffici postali si è riversata quindi in coda nelle tabaccherie limitrofe per effettuare il pagamento di bollette ed espletare tutte quelle operazioni di pagamento per le quali sono abilitati anche i titolari di tabaccherie.
Sfoghi e ipotesi social. Non sono tardati ad arrivare anche i soliti sfoghi social condivisi, moltiplicati e commentati da chi aveva avuto la medesima esperienza magari dopo essersi recato alle Poste per l’invio di una raccomandata urgente, il ritiro di contanti o un pagamento in scadenza.
Come è finita? Risultato? Uffici postali completamenti vuoti e deserti come non si erano visti mai e dipendenti regolarmente in servizio ma al palo che, in un primo momento, prima ancora di venire a conoscenza delle cause del disservizio, hanno cercato invano il riavvio dei computer o l’escamotage “fai da te” di settaggio del pc o reinserimento della password senza alcun risultato costretti ad alzare bandiera bianca e ripetere all’ingresso di ogni cliente, con impeccabile gentilezza: «ci dispiace ma oggi è tutto bloccato.