L'ex capo della Mobile e reatino
di adozione Pietro Milone
è il nuovo questore di Imperia

Pietro Milone prende possesso della Questura di Imperia
di Emanuele Faraone
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Lunedì 24 Febbraio 2020, 21:04 - Ultimo aggiornamento: 21:08
RIETI - Alla domanda dei giornalisti sulla criminalità organizzata ligure ha risposto senza tanti giri di parole: «C'è chi con la criminalità ci convive, chi la combatte. Io la combatto». Dopo la deposizione di una corona ai Caduti della Polizia di Stato, si è insediato ufficialmente questa mattina il nuovo questore di Imperia, Pietro Milone.

Un incarico di grande rilievo e prestigio per l'ex capo della squadra Mobile di Rieti dal 2001 al 2005. Nel capoluogo sabino il 59enne romano condusse e coordinò importantissime operazioni antidroga ("Sipario", "Goodbye Dubai" su droga denaro e diamanti, "Drug mail") senza dimenticarne altre di rilievo come quella dei falsi passaporti dei rugbysti argentini, le suore straniere ricattate o quella sulla tratta di immigrati in città.

Da allora una carriera in rapida ascesa con la promozione a primo dirigente che lo aveva portato inevitabilmente lontano da Rieti: prima a Roma (direzione centrale per la Polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della Polizia di Stato) e infine dal 2012 al 2016 vicario del questore di Viterbo e successivamente di Livorno. Ieri l'insediamento alla guida della Questura di Imperia.

Tra le priorità evidenziate da Milone in sede di conferenza stampa la vicinanza e la prossimità verso l'intera cittadinza e verso le fasce più vulnerabili: giovani, donne e anziani spesso vitttime di violenze e truffe. Guardia alta e controlli anche sul consumo di alcol e sostanze stupefacenti con particolare attenzione nei confronti dei giovani.

Un momento particolarmente delicato per Milone che va ad insedirsi nel momento di piena emergenza da Coronavirus in Italia: «Mi aspetto a breve una chiamata al tavolo del Comitato per l'ordine e la sicurezza per far fronte a questa emergenza anche se la Liguria rimane al momento lontana dalle aree dei focolai». A margine un ringraziamento a tutti gli agenti e gli operatori di polizia quotidianamente impegnati sul territorio.
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