Rieti, cane segregato: la Forestale
denuncia il padrone alla Procura

Rieti, cane segregato: la Forestale denuncia il padrone alla Procura
2 Minuti di Lettura
Lunedì 17 Agosto 2015, 12:56 - Ultimo aggiornamento: 14:52
RIETI - Segrega un cane e detiene illegalmente fauna selvatica: deferito alla Procura dalla Forestale. Gli uomini del comando stazione Forestale di Rieti, durante lo svolgimento del servizio di controllo del territorio, in sinergia con gli agenti zoofili ambientali di Rieti intervenivano in località “Lugnano” di Rieti, dove all’interno di un area privata era presente un cane segregato all’interno di una gabbia di quelle solitamente utilizzate per i conigli, condizioni queste non compatibili con la natura e le caratteristiche etologiche del “fedele amico dell’uomo”.



Inoltre, durante l’attività venivano rinvenute due tortore dal collare (Streptopelia decaocto), specie appartenente alla fauna selvatica, quindi non detenibile e non cacciabile, situazione questa in palese contrasto con la normativa venatoria (legge 157 del 992). Nel medesimo luogo venivano inoltre notati rifiuti eterogenie sparsi ovunque.



Alla luce di quanto sopra gli agenti della Forestale, chiedevano l’intervento del personale veterinario del Asl di Rieti, che giunto sul posto, confermava che la detenzione del cane (una femmina di razza meticcia media taglia) era effettivamente in contrasto con la normativa vigente ed inoltre non era stato registrato, come previsto all’anagrafe canina. Il cane veniva quindi fatto liberare dall’angusta gabbia e allocato in condizioni idonee alla propria natura, mentre parallelamente ne scattava il sequestro.



Anche le tortore dal collare venivano poste sotto sequestro considerato che la detenzione risultava del tutto illegale.



Per i fatto sopra esposti, la persona risultata coinvolta nei fatti è stata deferita alla Procura della Repubblica di Rieti ed ora dovrà rispondere di maltrattamento di animali e detenzione illegale di fauna selvatica.



Parallelamente sono state contestate violazioni di tipo amministrativo, sia in applicazione delle norme di polizia veterinaria legate alla mancata registrazione del cane ma anche in relazione all’abbandono di rifiuti accertata.



L’attività legata al controllo sul benessere animale (legge 189 del 2004) e all’applicazione delle norme di Polizia veterinaria sono tra compiti demantati dal Corpo Forestale dello Stato.



© RIPRODUZIONE RISERVATA