Furti nelle case in aumento, arriva la proposta di istituire il “controllo di vicinato”

Furti nelle case in aumento, arriva la proposta di istituire il “controllo di vicinato”
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Sabato 28 Gennaio 2023, 00:10

RIETI - Un controllo di quartiere effettuato su base volontaria, con un referente pronto a raccogliere le segnalazioni degli abitanti su volti e movimenti sospetti rilevati intorno alle abitazioni ed abilitato ad interloquire con le forze dell’ordine per contribuire al contrasto dei furti che ormai da anni, con cadenza ciclica, sono fra le piaghe più dolorose nel territorio reatino. È la proposta lanciata al Comune di Rieti dal comitato cittadino “Oltre le mura”, nato a marzo 2022 su iniziativa dell’ex consigliere di III circoscrizione Eligio Patacchiola e che punta ad importare anche nel territorio reatino un modello di vicinato solidale che nelle realtà del nord Italia, ormai da anni, restituisce risultati concreti. 

L'idea. Non si tratta certo delle “ronde” puntualmente destinate a scemare non appena cessa il livello di allarme, ma di un controllo costante e silenzioso previsto dalla normativa emanata dal ministero dell’Interno il 28 luglio 2018. Patacchiola parte dalla constatazione della drammatica raffica di furti verificatisi nelle ultime settimane: «Insieme al capoluogo, sono molte le frazioni ubicate su tutto il territorio comunale, dove risiedono famiglie che stanno sopportando con enorme equilibrio il diffondersi di furti e rapine - racconta Patacchiola - Ciò accade perché troppo spesso frazioni e paesi sono terra di nessuno, in particolare nelle ore notturne, diventando sempre più spesso obiettivo dei malfattori».

L’intervento delle forze dell’ordine, per numeri del personale e competenze alle quali sono chiamati ad adempiere, da solo non basta a prevenire e reprimere i reati predatori: «Come comitato chiediamo al sindaco Daniele Sinibaldi di prendere in esame ciò che altre amministrazioni comunali hanno già messo in campo da tempo per prevenire atti criminosi, riscontrando ottimi risultati». 

La normativa del 2018. Lo spunto è offerto dalle linee guida della normativa del 2018: «A seguito di una circolare prefettizia, l’amministrazione comunale può sottoscrivere con la Prefettura un protocollo d’intesa denominato “Controllo del vicinato” per prevedere il coinvolgimento della società civile nei progetti territoriali finalizzati al miglioramento della sicurezza urbana - spiega Patacchiola – L’obiettivo è di attivare un vicinato solidale, composto da insiemi di cittadini denominati “gruppi di controllo”, con l’intento di aumentare i livelli di attenzione su ciò che accade intorno alla propria abitazione.

Il cittadino che vorrà partecipare al gruppo di controllo diventerà parte attiva di un sistema con attività di semplice osservatore, provvedendo a segnalare eventuali anomalie (mezzi o persone che si aggirano con atteggiamenti sospetti intorno alle abitazioni). Ogni gruppo dovrà provvedere alla nomina di un coordinatore, il quale potrà interloquire con le forze dell’ordine, rafforzando così la collaborazione tra cittadini e istituzioni. L’attività di controllo del vicinato verrà segnalata attraverso la collocazione di appositi cartelli, per comunicare che quell’area è sottoposta a controllo, fungendo così da deterrente e incrementando il senso di sicurezza reale percepito – conclude Patacchiola - Il controllo del vicinato non prevede la realizzazione di ronde o interventi attivi in sostituzione alle forze dell’ordine, ma solo di una vigile osservazione». Il Comune di Rieti raccoglierà la proposta? Vedremo.

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