Don Emmanuele saluta commosso i fedeli di Santa Rufina. Al suo posto don Luciano

Don Emmanuele saluta commosso i fedeli di Santa Rufina. Al suo posto don Luciano
di Daniela Melone
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Domenica 1 Ottobre 2023, 10:04

RIETI - Don Emmanuele Dell’Uomo D’Arme lascia la parrocchia di Santa Rufina, nel comune di Cittaducale. Sarà parroco moderatore presso la parrocchia di San Francesco Nuovo, a Piazza Tevere. A Santa Rufina arriverà don Luciano Petrea. L’annuncio è arrivato ieri da monsignor Vito Piccinonna, al termine dell’assemblea diocesana della Chiesa di Rieti, che si è tenuta a Contigliano.

«Sono stato sorpreso dal fatto che mi è stato chiesto di lasciare questa bella comunità di Santa Rufina dopo neanche sette anni di servizio come parroco di Santa Rufina» ha commentato commosso don Emmanuele al termine della santa messa domenicale, aggiungendo poi come la parrocchia di cui si dovrà prender cura è quella in cui è stato battezzato, nella quale ha ricevuto la prima Comunione, dove è stato generato alla fede.

«Non vi nascondo – ha detto il parroco di Santa Rufina con la voce rotta dall’emozione – che io sono stato il primo ad essere sorpreso di questa decisione che era stata già pensata e mi era stata preannunciata dal vescovo Domenico. Tutto sommato, però, mi sono reso conto che per le cose che Dio mi ha dato di fare, è come se fossi stato molti più anni di quanto non sia effettivamente stato! Sono stati anni davvero intensi, per i quali benedico il Signore per il bene ricevuto e fatto e per aver conosciuto ciascuno di voi. In questi anni ho avuto modo di apprezzare la bellezza di questo popolo, nei suoi usi, nei suoi costumi, nella sua dinamicità, effervescenza, nelle sue peculiarità, nelle sue tradizioni e devozioni. Molti di voi mi hanno fatto sentire il loro affetto e mi hanno fatto sentire quel calore che solo si può sentire in una famiglia e per questo ve ne sono e ve ne sarò sempre grato e riconoscente. Oggi mi viene una domanda: ma che rimane di questo tempo vissuto insieme? Sono certo che oltre alle cose importanti su un piano materiale di cui potrei fare un lungo elenco credo che ciò che realmente rimarrà è un segno spirituale, un segno che vivo rimarrà impresso nella mente, nel cuore e nell’anima! Un segno indelebile dato da quell’amicizia, quella fiducia è quella stima che può aver fatto germogliare solo l’azione dello Spirito Santo. Confrontando la Comunità di oggi con quella che ho conosciuto sette anni fa credo che sia giusto riconoscere con molta umiltà che in questi anni come il Vangelo ci abbia plasmati e come la luce di Dio ci abbia guidati in tante situazioni. È importante però oggi riflettere anche sulle opportunità che abbiamo avuto in questi anni vissuti insieme e credo che sia ulteriormente opportuno riflettere sulle opportunità che abbiamo ogni giorno, opportunità che non sempre riusciamo a cogliere con prontezza.

Non sempre, purtroppo, siamo in grado di apprezzare, valorizzare e amare ciò che abbiamo. Eppure tanto è nelle nostre mani e tanto c’è ancora di buono da far crescere in questa parrocchia. Santa Caterina da Siena direbbe Chi ha tempo non aspetti tempo. Che dire, allora oggi? Oggi è il tempo per dire che vi voglio bene e che rimarrete sempre nel mio cuore e nelle mie preghiere. In voi ho trovato dei fratelli, dei figli, quanti anche centenari, una famiglia, un popolo da guidare, servire ma soprattutto da amare. Anche se non sempre tutti se ne sono accorti. Sicuramente vi starete chiedendo quando andrò via? Come disse nel suo congedarsi il vescovo Domenico Pompili prima di andare a Verona -lo dico anche io oggi- “Tranquilli, perché non scappo di notte!” e avremo modo di salutarci con calma! Ma per il tempo che rimane cerchiamo ancora di intensificare quel bene che già abbiamo costruito facendo in modo che non si dispersa con il passare del tempo e delle situazioni».

Don Emmanuele è parroco di Santa Rufina dal 2016, quando il vescovo Domenico annunciò il quadro degli avvicendamenti tra parroci, a don Luciano era stata invece assegnata, come vicario parrocchiale, San Francesco Nuovo.

«Una parrocchia, un ufficio, una responsabilità è affidata “a tempo” e non “in eterno” – ha sottolineato il pastore della Chiesa reatina nel dare l’annuncio - Solo il Signore resta in eterno. Alle comunità chiedo di accogliere con disponibilità questi cambiamenti e le persone che giungeranno disposti a fare strada insieme anche in questo speciale tempo sinodale».

L’inizio del servizio pastorale in ciascuna realtà sarà programmato con gli interessati a partire dalla prossima settimana, dopo aver espletato anche i passaggi di consegne soprattutto per le parrocchie.

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