Nella lettera, Francesco ha ricordato quando, nel luglio dell`anno scorso, ha incontrato in Vaticano alcune vittime. E’ durante quell’abbraccio, quel silenzio carico di significato, quelle lacrime che ha potuto sperimentare personalmente "l'intensità delle loro sofferenze" e "la solidità della loro fede". Ciò - scrive - lo "ha ulteriormente confermato nella convinzione che occorre continuare a fare tutto il possibile per sradicare dalla Chiesa la piaga degli abusi sessuali sui minori e aprire una via di riconciliazione e di guarigione in favore di coloro che sono stati abusati". Per questi motivi, lo scorso dicembre ha aggiunto alla Commissione alcuni nuovi membri, in rappresentanza delle Chiese particolari di tutto il mondo.
La Commissione potrà essere un nuovo, valido ed efficace strumento per combattere la piaga. Le mele marce vanno allontanate. Bisogna "animare e a promuovere l'impegno dell'intera Chiesa" a "mettere in atto le azioni necessarie per garantire la protezione dei minori e degli adulti vulnerabili e dare risposte di giustizia e di misericordia". "Le famiglie devono sapere che la Chiesa non risparmia sforzi per tutelare i loro figli e hanno il diritto di rivolgersi ad essa con piena fiducia, perché è una casa sicura. Non potrà, pertanto, venire accordata priorità ad altro tipo di considerazioni, di qualunque natura esse siano, come ad esempio il desiderio di evitare lo scandalo, poiché non c'è assolutamente posto nel ministero per coloro che abusano dei minori".
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