«Conoscevo bene la famiglia già da diversi anni. Frequentavano la parrocchia e facevano parte della comunità carismatica del Rinnovamento nello Spirito. Ci siamo conosciuti e siamo entrati in confidenza. Poi quando si sono sposati hanno continuato a venire qui in parrocchia. Le bimbe sono state battezzate qui. E dopo hanno frequentato il catechismo. La figlia più grande Alessia era entrata anche a far parte dei giovani dell’Azione Cattolica. C’è stato dunque negli anni un percorso di conoscenza reciproco. E’ una tragedia ma queste cose accadono quando non c’è una reciproca corrispondenza di affetto, conoscenza e sopportazione tra moglie e marito. E quando manca l’amore vero e concreto».
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