La coppia era arrivata in Svizzera dalla Tunisia nel 1999, ma dopo poco tempo in Terra elvetica, si era separata. L'uomo, impiegato come ragioniere presso l'ambasciata tunisina a Berna, aveva perso il lavoro e aveva iniziato a bere. I suoi comportamenti si sono fatti via via sempre più violenti culminando con l'efferato omicidio.
Dopo l'assassinio, l'uomo si è lavato e cambiato e poi ha mangiato con le sue figlie di 9 e 12 anni. Alle due ha raccontato che la mamma non era potuta venire per un impegno. L'uomo è poi tornato a casa dormendo accanto al cadavere. La mattina seguente si è costituito alla polizia spiegando le sue ragioni: «Quella donna mi era stata infedele, non si occupava abbastanza delle bambine e non sapeva cucinare il cous cous». Il giudice l'ha condannato all'egastolo spiegando che l'uomo aveva compiuto il folle gesto «con barbara e crudele determinazione».
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