San Bernardino, il funzionario e la farmacista: sposini pakistani, killer feroci

San Bernardino, il funzionario e la farmacista: sposini pakistani, killer feroci
di Anna Guaita
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Venerdì 4 Dicembre 2015, 08:48 - Ultimo aggiornamento: 08:47
NEW YORK Una tenera mamma, che chiede agli amici di regalarle un seggiolino auto per la bimba appena nata. O piuttosto una fredda jihadista, che spinge il marito ad abbracciare l'Islam estremo e a compiere un massacro? Il grande quesito che rimane aperto sulla coppia killer di San Bernardino è proprio questo: chi era la 27enne farmacista che il giovane pakistano-americano aveva sposato due anni fa? Chi era Tashfeen Malik, moglie di Syed Farook dal luglio 2014, e madre di una bimba nata lo scorso maggio? Di lei si sa pochissimo, non si ha neanche una foto. E qualcuno sospetta che sia stata proprio lei a trascinare nell'estremismo quel ragazzo che lavorava come ispettore sanitario, guadagnava bene, 70mila dollari l'anno, era rispettato e aveva una visione della vita «religiosa, ma moderna».

IL SOGNO AMERICANO
Mentre le autorità raccomandano di non correre, di aspettare tutti i fatti prima di mettere un'etichetta sui killer del centro disabili di San Bernardino, l'identikit di questa giovane coppia che sembrava impersonare “ll sogno americano” manda brividi di gelo lungo la spina dorsale: che sia no confermato che agivano di concerto con esponenti terroristici, resta il fatto che - genitori di una bimba di sei mesi - in casa conservavano almeno 12 bombe artigianali e munizioni sufficienti per una piccola guerra, e che hanno ucciso a sangue freddo 14 persone e ferite 21.

UN PADRE VIOLENTO
Di lui sappiamo un po' di più. Una persona tranquilla, cortese, apprezzata sul posto di lavoro, dicono i colleghi. Si era laureato in igiene ambientale nel 2009, e da cinque anni lavorava come ispettore sanitario della contea. Aveva uno stipendio dignitoso, e suo fratello, Rizwan, lo ha descritto come «normale, soddisfatto». Una normalità, sappiamo, che da bambino gli era stata negata: un marito violento e alcolizzato aveva costretto la madre Rafia a fuggire di casa con i tre figli, e a cercarsi una nuova vita. Spesso il giovane Sayed aveva dovuto difendere la madre dalle aggressioni del padre. Anzi la signora sostiene che varie volte le avrebbe salvato la vita.

ANIME GEMELLE
Laureato, con un buon impiego, Farook aveva cercato l'anima gemella, e aveva messo due annunci in due diversi siti per cuori solitari, in cui affermava di amare la lettura di testi religiosi, ma di essere vicino ai valori occidentali. Raccontava che gli piaceva il tiro a segno, andare a cena fuori e viaggiare. E proprio durante un viaggio, due anni e mezzo fa, si è fidanzato con la giovane farmacista, che aveva risposto ai suoi annunci. Farook era andato in Arabia Saudita per un pellegrinaggio, e ha continuato il viaggio in Pakistan, paese natale dei suoi genitori. Non è chiaro dove abbia incontrato la futura moglie, sappiamo però che lei era pakistana e che è partita dall'Arabia Saudita per seguirlo negli Usa, dove è entrata con un visto K-1, da fidanzata. Dopo il matrimonio, la coppia ha continuato a vivere a casa della madre di lui, che non è la stessa dove gli inquirenti hanno trovato l'arsenale militare. Lei stava a casa, lui andava al lavoro.

I PANNOLINI
Lo scorso maggio, in occasione della nascita della bimba, Tashfeen mette un annuncio on-line per gli amici che vogliano farle dei regali, e chiede un seggiolino per auto, pannolini, vestitini, anche prodotti di igiene. Un'azione tipica di qualsiasi mamma americana. E tuttavia, proprio dopo il matrimonio, mentre la coppia viveva questo apparente sogno romantico, Farook avrebbe cominciato ad avere “contatti” con esponenti estremisti. Ma né la famiglia, né gli amici più vicini hanno avuto sentore del suo scivolare verso posizioni estremiste.

DALLA NONNA
Difatti, quando sono usciti di casa, mercoledì mattina, per andare a compiere la strage, hanno lasciato la bambina affidata alla nonna: «Dobbiamo andare dal medico» avevano spiegato. E la povera nonna, sentendo in tv del massacro nel posto di lavoro del figlio, e non vedendoli di ritorno, si era convinta che fossero caduti vittima del pazzo assassino.