Al contrario delle figlie Sasha e Malia, che usano regolarmente l'iPhone, a Obama è vietato l'utilizzo, mentre sulla sua scrivania non mancano né l'iPad (uno di seconda generazione gli fu regalato da Steve Jobs nel 2011 prima che uscisse nei negozi) né un MacBook Pro da 15 pollici. Una piccola soddisfazione, quindi, per la casa canadese, che nonostante sia stata surclassata dagli smartphone concorrenti resta l'artefice dell'unico dispositivo in grado di rispettare le rigidissime norme di sicurezza imposte dai servizi segreti. Vero che Apple non ha perso tempo e già lo scorso anno ha ottenuto la certificazione FIPS (Federal Information Processing Standard) 140 di primo livello per iOS 6, riuscendo così a vendere il suo smartphone al Dipartimento della Difesa americana.
Un passaggio di rilievo ma non ancora sufficiente per far arrivare un iPhone nel taschino di Obama, che in virtù dei recenti scandali intercettazioni della NSA dovrà probabilmente mettersi l'anima in pace e attendere ancora parecchio tempo prima di aggiornare il vecchio BlackBerry. Da grande sostenitore della tecnologia, quando nel 2009 arrivò alla Casa Bianca, Obama fece di tutto per continuare a utilizzare il suo BlackBerry per inviare email (non sorprende che è stato il primo a farlo, perché sia George W. Bush sia Bill Clinton non hanno mai utilizzato mail durante il loro mandato), anche se i servizi segreti restrinsero il cerchio dei contatti a sole dieci persone.
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