Nel numero di Charlie Hebdo in edicola oggi, «a una settimana dalla pensione», Luz non rinuncia comunque a difendere il settimanale, la redazione e il suo lavoro spesso provocatorio, in questo caso parlando delle polemiche suscitate dalla copertina con una vignetta che rappresentava il piccolo curdo morto su una spiaggia turca. «Questo disegno non prende in giro i migranti ma la nostra società liberale e ipocrita», scrive, prendendosela con «quest'Europa ricca, iper-consumatrice, che ha aspettato di avere la mediatizzazione della morte di un bambino sulla coscienza per infine riflettere sulla sorte dei migranti».
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