Charlie Hebdo sotto attacco hacker: aperta un'inchiesta. Minacciato anche un vignettista italiano

Le forze dell'ordine italiane hanno avviato misure a tutela della sicurezza di Paolo Lombardi, 59enne aretino, autore di una vignetta contro Khamenei

Charlie Hebdo sotto attacco hacker: aperta un'inchiesta. Minacciato anche un vignettista italiano
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Giovedì 5 Gennaio 2023, 19:36 - Ultimo aggiornamento: 6 Gennaio, 15:27

Charlie Hebdo sotto attacco hackerA quasi otto anni dall'attentato contro la redazione del giornale satirico, il 7 gennaio 2015 nel cuore di Parigi, e in piena polemica con Teheran per le ultime caricature riguardanti il leader supremo Ali Khamenei, la giustizia francese ha aperto oggi un'inchiesta riguardante l'attacco informatico di cui è stato oggetto il sito web del giornale. La denuncia è stata presentata alla giustizia francese dalla stessa direzione di Charlie Hebdo.

Questo pomeriggio, il sito del giornale risultava accessibile ma non la sua boutique on-line.

Intervistato ieri da France Inter, Riss, il direttore del settimanale tra i pochi scampati all'attacco jihadista del 2015, aveva riferito di aver già subito «attacchi informatici dal Pakistan. Ma è un po' un classico per Charlie, dovevamo aspettarcelo. Se ormai è solo questo, non è tanto grave».

 

Minacciato vignettista italiano di Charlie Hebdo

Minacce social che hanno riguardato un vignettista italiano della provincia di Arezzo, autore di una delle immagini pubblicate nell'ultimo numero di Charlie Hebdo, hanno indotto le autorità ad alzare i livelli di vigilanza intorno a lui. L'uomo, 59 anni, è uno dei 35 vincitori del concorso bandito dalla pubblicazione francese e una sua vignetta è stata pubblicata nel numero dedicato al regime iraniano che ha suscitato forti reazioni a Teheran. Secondo quanto appreso le forze dell'ordine hanno avviato misure a tutela della sicurezza personale dell'uomo.

Le minacce sui social sono arrivate dopo la pubblicazione del numero di Charlie Hebdo. Ex operaio, ora pensionato, Paolo Lombardi è autore di una vignetta che raffigura una donna che urina sull'immagine dell'ayatollah Khamenei. Il suo disegno è stato pubblicato sulla prima pagina del numero speciale che commemora l'anniversario dell'attentato del 2015 contro la redazione di Parigi e prende di mira le repressioni del regime di Teheran. Il disegnatore aretino dopo aver ricevuto le prime minacce è sotto l'attenzione speciale delle forze dell'ordine per il plausibile rischio di azioni sconsiderate. Nei prossimi giorni, sempre secondo quanto si apprende, la prefettura di Arezzo deciderà se adottare misure ancora più mirate.

Lombardi ha già un curriculum riconosciuto nei giornali francesi avendo pubblicato vignette per Le Monde e Le Figaro e su altre pubblicazioni. Sulla vicenda di Charlie Hebdo spiega: «Ho partecipato ad un concorso indetto dal giornale francese e ho scoperto poi di essere rientrato tra i 35 vignettisti scelti per la pubblicazione, addirittura in prima pagina».

«Questa vignetta - prosegue - è frutto della mia indignazione per quanto accade in Iran. Considero la libertà di espressione fondamentale. Quasi tutti i disegnatori sono iraniani e rischiano più di me. Ho un'amica iraniana che non sento più». In passato, aggiunge «ho fatto un altro lavoro ma disegno da una vita. Sono spesso stato attaccato in precedenza, mi è successo per esempio per delle vignette su Erdogan. Ma vado avanti perché attraverso la satira ho la convinzione di difendere anche la libertà». Di solito il vignettista toscano pubblica i suoi disegni online: nel 2008 venne notato e fu stampata una sua prima vignetta su Stern, poi sono arrivati i contratti con alcuni giornali olandesi, con la stampa turca e con un'agenzia francese che gli ha aperto la strada prima di Le Figaro e poi di Le Monde. Ha fatto vignette su Renzi, Meloni, Erdogan e molti altri esponenti della politica internazionale.

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