Dana Carter, un 40enne dell'Ohio, il 22 ottobre 2016 era maledettamente in ritardo e aveva perso ogni speranza di prendere il volo della United Airlines che doveva portarlo a Dallas quando fu fulminato da un'idea: telefonare all'aeroporto segnalando la presenza di una bomba a bordo per ritardare la partenza e riuscire così a imbarcarsi. Non pensò neanche un istante alle possibili conseguenze, fece una serie di telefonate allo scalo e quando arrivò sul posto venne fatto salire insieme agli altri passeggeri su un altro aereo. Il suo comportamento, però, destò vari sospetti e alla fine il cerchio si strinse su di lui, che alla fine dovette ammettere di essere il responsabile del falso allarme.
Ora, a quasi due anni da allora, Dana è stato condannato a quattro mesi di carcere, al pagamento di una multa e di un risarcimento di 7.700 dollari nei confronti della compagnia aerea. Senza contare che, scontata la pena, per i successivi tre anni vivrà in regime di libertà vigilata: la sua stupidità, sottolineata persino dal suo avvocato, è evidentemente giudicata pericolosissima.
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