Il pm Nino Di Matteo, titolare dell'inchiesta sulla morte della neonata abbandonata ieri in un cassonetto a Palermo, è arrivato al reparto di Ginecologia dell'ospedale Cervello per interrogare la madre della piccola. La donna, Valentina Pilato, 30 anni, madre di tre figli, è arrivata al Cervello ieri pomeriggio per un'emorragia e ha confessato tutto, raccontando di aver lasciato la piccola perché convinta che fosse morta. Ad assisterla il legale d'ufficio Domenico Emma.
La trentenne palermitana, dopo aver gettato nei rifiuti la piccola è tornata in via Di Giorgi per riprendere la neonata ma non si sarebbe fermata perchè c'erano delle persone.
La "consapevolezza". La giovane mamma palermitana «inizia ad avere consapevolezza del gesto che ha compiuto» uccidendo la piccola. Ne è convinto il Direttore dell'Unità di Ginecologia dell'ospedale Cervello di Palermo, Vincenzo Lo Bue che, parlando nella tarda serata di ieri, dopo il ricovero della donna, con i giornalisti, ha confermato lo stato di choc della giovane. «Ci ha detto che era convinta che la piccola fosse morta perché non la sentiva respirare - ha spiegato il medico - ci è sembrata molto confusa». Ecco perché la donna avrà anche un «supporto psicologico». Anche la famiglia sarebbe «pronta a supportarla», come dice ancora il medico conversando con i cronisti. Il Primario ha poi confermato che la donna ha partorito da sola, come spiegato dalla stessa giovane.
Sindaco di Gemona: pronti a darle un aiuto. «In paese c'è incredulità per quanto è successo». Lo dichiara Paolo Urbani, sindaco di Gemona del Friuli, cittadina in cui era andata ad abitare da pochi mesi la giovane mamma. «La famiglia non era conosciuta - ha affermato il sindaco -. Non era seguita dai servizi sociali, era una situazione che non presentava caratteristiche di difficoltà. Ora partecipiamo con il cuore in mano a questo dramma. La porta del Comune - ha aggiunto - è sempre aperta. Seguiremo la vicenda con attenzione e siamo pronti a dare una mano in caso di bisogno, come stiamo facendo con tutti in questi momenti di difficoltà e crisi economica».