Kaos, il proprietario: «Non ho mai detto è che intervenuto ad Amatrice»

Kaos, il proprietario: «Non ho mai detto è che intervenuto ad Amatrice»
di Stefano Dascoli
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Venerdì 3 Agosto 2018, 09:56
«Non ho mai parlato di Kaos ad Amatrice, me ne sono guardato bene. Non ho mai parlato di cane eroe. Quando la cosa è degenerata, ho sempre spiegato con chiarezza che si trattava semplicemente di un cane in addestramento. Questa è la realtà dei fatti». Così Fabiano Ettorre spiega l'ultimo giallo attorno alla morte di Kaos, quel microchip che porta la data del 4 maggio 2016 e che, dunque, smentisce la presenza del cane nel sisma del Reatino.
Ettorre, come è possibile che si sia parlato di cane-eroe?
«Infatti non ne ho mai parlato, sulla mia pagina Facebook non ci sono fotografie con il cane a Rigopiano o ad Amatrice. Mentre confermo la presenza a Campotosto. Mi sono ritrovato persino montaggi fotografici fatti partendo dalle mie immagini. Mi hanno messo in mezzo. Ora sto raccogliendo trasmissioni tv e articoli. Potrebbero esserci gli estremi per una denuncia, sono finito in una gogna mediatica».

Ettorre, gli esami sembrano acclarare la tesi dell'avvelenamento che lei ha sostenuto fino dal primo momento.
«Non ho mai creduto all'infarto, così come non ci credeva il medico di parte. Solo io ho visto il corpo subito, nessuno sapeva che perdeva sangue dalla bocca e dal retto. Ho pensato magari a qualche patologia che potesse dare quegli effetti, ma non a un problema cardiaco».

Lei ha utilizzato la metaldeide? Ora pensa all'atto doloso?
«Io non l'ho mai utilizzata. Ed escludo categoricamente che Kaos possa averla ingerita andando in giro per gli orti. Lui non si spostava mai da qui».
 
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