Ischia, guasto alla condotta fognaria: i liquami minacciano le spiagge dell'isola

Ischia, guasto alla condotta fognaria: i liquami minacciano le spiagge dell'isola
di Massimo Zivelli
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Domenica 23 Agosto 2015, 17:08 - Ultimo aggiornamento: 24 Agosto, 17:21
Liquami in mare lungo la costa a ovest dell’isola verde, a poche centinaia di metri dal porto di Forio e dagli arenili. La condotta fognaria sottomarina si è rotta a circa 200 metri dalla costa, in un punto dove la profondità non è sufficiente ad evitare l’affioramento in superficie dei liquami e dove le correnti spingono verso le scogliere della litoranea e sul versante opposto, verso le spiagge della Chiaia, di Spinesante e di San Francesco.



Un disastro ambientale ampiamente documentato dalle immagini realizzate da diportisti, pescatori e bagnanti, che protestano per i gravi pericoli di inquinamento e per la salute, che potrebbero derivare dalla perdita in mare dei liquami.



Comune e consorzio isolano di gestione sono intervenuti già da diversi giorni, inviando relazioni tecniche alla Capitaneria di Porto per chiedere a Napoli, le speciali autorizzazioni che occorrono per effettuare le dovute riparazioni. Ma la burocrazia napoletana si è mossa con estrema lentezza nel clima ferragostano, ed è così che i lavori potranno iniziare solo martedì o mercoledì della settimana prossima.



Per quindici giorni dunque, dalla condotta lesionata sono fuoriusciti centinaia di migliaia di metri cubi di liquami in piena area marina protetta del Regno di Nettuno. “A Forio nel Regno di Nettuno, in un mare di feci” denuncia Lino Ferrara presidente della Unione Armatori da Diporto.



“La conduttura della fogna – scrive Ferrara sul suo blog quotidiano - è rotta, ed erutta feci e liquami 24 ore su 24 a nemmeno 150 mt dalla chiesa del Soccorso. Le correnti poi la distribuiscono equamente su tutto il litorale, e questa potrebbe essere la causa – continua Ferrara - dei tanti ricoveri per gastroenterite che si sono registrati in questi giorni in ospedale.



La solerte Capitaneria di Porto, i carabinieri del Nas, la stessa Asl intanto che fanno? Cosa – si chiede Ferrara – aspettano ad intervenire per vietare la balneazione a Forio in quel tratto di Mare?”. E sulle troppe inefficienze del Regno di Nettuno, dal ministero posto sotto la gestione della Capitaneria di Porto, interviene ancora il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Borrelli. “Il caso di Forio è l’ulteriore dimostrazione del fatto che la gestione non può essere lasciata in mano a chi come la Capitaneria, non riesce neppure a prendere una decisione. Per questo noi faremo voti affinchè la Regione Campania chieda al Ministero di subentrare subito nella gestione, in regime di commissariamento”.



Sulla stessa lunghezza d’onda Nicola Marrazzo, presidente della commissione regionale Turismo. “Incontrerò il presidente De Luca per chiedere lo sblocco immediato dei lavori per il depuratore di Forio e degli altri che devono essere realizzati sull’isola d’Ischia. Con la precedente gestione Caldoro sono stati persi anni preziosi senza fare nulla”. Il sindaco di Forio infine.



“Scontiamo troppi anni di ritardo per colpa della Regione e della sua burocrazia. Ci sono 32 milioni di euro stanziati per il depuratore di Forio dal 2005. Purtroppo con la passata gestione regionale le cose si sono impantanate in maniera assurda. Confidiamo adesso in De Luca ed in ogni caso – spiega Francesco Del Deo – abbiamo avanzato richiesta al Ministero, affinchè per accelerare i tempi, la realizzazione dell’impianto, il progetto ed i fondi vengano gestiti direttamente a livello centrale in regime di commissariamento, nel caso la Regione non sia in grado di dare una svolta a questa annosa vicenda”.