Ma la Corte aggiunge e precisa: «occorre dimostrare che per queste persone esiste un alto rischio di contrarre gravi malattie infettive, come l'Hiv, e che non sono disponibili tecniche efficaci di ricerca o metodi per assicurare un livello elevato di protezione della salute dei riceventi, meno restrittivi dell'esclusione».
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