La manovra è legge. Via libera dell'Aula della Camera alla legge di Bilancio. I sì sono stati 200, i no 112 e 3 astenuti. Il voto conferma l'impalcatura del provvedimento decisa lo scorso 16 ottobre dal Consiglio dei ministri e recepisce in toto, senza alcun cambiamento, le modifiche apportate in Senato, con le misure portanti del rinnovo nel 2024 del taglio del cuneo fiscale per circa 10 miliardi e del rinnovo dei contratti nel pubblico impiego per 5 miliardi, cui si aggiungono 3 miliardi per il fondo sanitario destinati in particolare ad abbattere le liste d'attesa. Il timbro definitivo della Camera, in prima e unica lettura, è arrivato a capo di soli 4 giorni di lavori, tra le polemiche vibranti da parte delle opposizioni per l'impossibilità di qualsiasi tipo di intervento nel passaggio a Montecitorio.
La manovra lorda era entrata in Senato con un valore per il 2024 di 32,8 miliardi coperti con maggiori entrate o minori spese per poco più di 17 miliardi e un ricorso a maggior deficit per circa 15 miliardi.
Meloni: grazie a maggioranza compatta
«Approvata dal Parlamento la Legge di Bilancio. Ringrazio a nome mio e del Governo i parlamentari di maggioranza di Senato e Camera per il sostegno e la compattezza dimostrati». Lo scrive sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sottolineando che si tratta di «un segnale positivo per una manovra importante, che mette al centro le famiglie, il lavoro e le imprese. In linea con i principi che guidano la nostra azione e con il programma che gli italiani hanno votato». «E ora - conclude - avanti con determinazione, coraggio e responsabilità».