Meloni: «Lunedì Manovra in Parlamento, confido nell'approvazione in tempi brevi». Le reazioni alla legge di Bilancio

Le repliche delle opposizioni alla bozza di manovra finanziaria

Legge di bilancio, Meloni: «Da lunedì in Parlamento, confido nell'approvazione in tempi brevi». Repliche e novità sull'ultima stesura
4 Minuti di Lettura
Sabato 28 Ottobre 2023, 13:59 - Ultimo aggiornamento: 14:49

Prosegue l'iter della Legge di bilancio 2024, che, come annunciato dalla premier Giorgia Meloni, già da lunedì 30 ottobre approderà in Parlamento per la discussione da parte delle Camere, dopo l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri. «Lunedì invieremo la manovra al Parlamento», ha annunciato la presidente del Consiglio nel corso di un incontro stampa ad Acqualagna.

«Il lavoro sostanzialmente è chiuso, i saldi di bilancio sono invariati rispetto a quanto approvato in Consiglio dei ministri», ha spiegato aggiungendo che «siamo pronti a procedere e confido che faremo anche del nostro meglio per poterla approvare in tempi rapidi anche per dare un segnale di serietà e di idee chiare da parte dell'Italia».

Pannolini, latte in polvere e assorbenti: aumenti in vista. Ecco come cambiano i prezzi dei prodotti

Le repliche dell'opposizione

«L'Economia dà segni di frenata, e invece la manovra del governo è senza visione, minimalista, incapace a ridare slancio», è la critica alla manovra di governo che arriva dalla segretaria del Pd Elly Schlein, intervenendo all'Assemblea nazionale di Azione. «È una manovra fragile - ha continuato - con previsione di crescita sovrastimate.

Ci rende deboli nel dibattito sul Patto di stabilità».

Netta la posizione di Schlein anche sul salario minimo, sul quale, ha incalzato la leader di partito: «A breve Giorgia Meloni dovrà finalmente rispondere ai 3 milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori poveri su cosa intende fare il governo e la maggioranza. Noi andiamo avanti. Stiamo dialogando con le opposizioni anche sul tema della sanità pubblica, siamo preoccupati dalle prospettive di tagli previste in questa manovra», ha aggiunto. 

Ad intervenire nella stessa assemblea è anche Mara Carfagna, presidente di Azione: «Dalle bozze che circolano, perché siamo costretti a parlare di bozze, ci sembra una manovra poco adeguata ad affrontare la gravità del momento», ha affermato. «Di più: la procedura istituzionale, i meccanismi che porteranno all'approvazione, chissà quando, di questa legge di bilancio, ci sembrano alquanto bizzarri e abbastanza indecenti», ha concluso.

Ma non è solo da parte delle opposizioni che arrivano le critiche circa gli stanziamenti di bilancio 2024 contenuti nella bozza di manovra finanziaria: La manovra «lavora sul lato delle famiglie», sottolinea il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. «Il 68% della bozza che noi abbiamo visto è di interventi a favore delle famiglie, solo l'8% è dedicato agli interventi sulle imprese».

«Secondo noi questa è una deficienza, perché Confindustria auspicava un sostegno alle famiglie - prosegue Bonomi - ma la seconda parte che noi chiedevamo era uno stimolo forte di investimenti», «non generici ma finalizzati. Dobbiamo agganciare le transizioni, sono ineludibili». Servono investimenti «finalizzati alle transizioni green e digitali», ha incalzato.

Iva e cedolare secca: le misure dell'ultima stesura 

Era stato già in buona parte confermato dal governo Meloni negli scorsi giorni, ma dall'ultima stesura della manovra la misure sembra adesso concreta: pannolini e i seggiolini auto per bambini escono ufficialmente dalle categorie con l'Iva agevolate e tornano al 22%.

L'ultima stesura della manovra, elimina infatti due gruppi di beni che erano assoggettati all'Iva agevolata al 5%, ovvero i prodotti per la prima infanzia e per l'igiene femminile, tra cui: assorbenti e tamponi per la protezione dell'igiene femminile e coppette mestruali femminili, latte in polvere, pannolini per bambini e seggiolini per bimbi da installare negli autoveicoli. Ma mentre assorbenti femminili e latte in polvere vengono spostati tra i prodotti assoggettati all'Iva al 10%, pannolini e seggiolini tornano invece così l'Iva ordinaria al 22%

Novità in vista anche per quanto riguarda la cedolare secca sugli affitti, che salirà dal 21 al 26%, anche se solo nel caso in cui si affitti per periodi inferiori ai 30 giorni più di un appartamento. L'aliquota della cedolare secca, attualmente al 21%, «è innalzata al 26 per cento in caso di destinazione alla locazione breve di più di un appartamento per ciascun periodo d'imposta», fa sapere il Governo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA