Addio al Green pass per il consumo all’esterno dei locali e stop al Qr code “rafforzato” sul posto di lavoro. Sarebbero queste alcune delle ipotesi su cui l’esecutivo sta ragionando per la definizione della road map delle riaperture, ormai attesissima da quasi un mese. La pubblicazione infatti pare ormai questione di giorni ma è stata già più volte procrastinata. «Voglio limitare le restrizioni al più presto possibile» aveva infatti spiegato il 18 febbraio il premier Mario Draghi, annunciando l’imminente arrivo di nuove indicazioni sugli allentamenti. Poi con l’invasione russa dell’Ucraina le cose sono andate diversamente. Più passano i giorni però, e più diventa difficile rinviare oltre la decisione. Al 31 marzo, e quindi alla scadenza dello stato d’emergenza (che non verrà rinnovato), mancano infatti tre settimane. A Palazzo Chigi e al ministero della Salute lo sanno. Anche perché il pressing di alcune forze politiche, delle Regioni e delle attività produttive si sta facendo sempre più forte, specie per l’abolizione in toto del Green pass. Istanza questa che, al momento, è però vista come molto remota. In compenso qualche concessione verrà fatta.
La road map delle riaperture
Ed è per questo che - con un occhio ben puntato sull’andamento dei contagi, in rialzo ormai da alcuni giorni - al ministero sono in corso i primi confronti.
Gli occhi di tutti però, sono puntati sul lavoro. Anche se l’obbligo vaccinale per gli over 50 resta confermato fino al 15 giugno, ieri il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha parlato di «anticipare la possibilità per gli over 50 di andare al lavoro con il Green Pass base (anziché quello rafforzato), ossia facendo il tampone rapido ogni due giorni. Un’ipotesi che potrebbe dare la possibilità di tornare al lavoro per chi non si è vaccinato e anche per allentare la tensione». L’idea peraltro sarebbe in piedi anche per evitare la situazione paradossale in cui un dipendente non vaccinato, magari un cameriere, possa andare a mangiare nel ristorante in cui invece non gli è consentito di lavorare. In ogni caso l’allentamento è sul tavolo e, con ogni probabilità a partire da maggio e fino alla metà di giugno, consentirebbe quindi agli over50 di recarsi sul posto di lavoro con il pass “base” come i colleghi più giovani. Ma continuando a dover pagare la sanzione da 100 euro prevista per l’obbligo vaccinale.
Le altre misure
Allo studio però, magari già a partire dall’inizio o dalla metà di aprile (in tempo per le vacanze pasquali), c’è il possibile allentamento delle restrizioni per alberghi e mezzi di trasporto: per entrambi si valuta la possibilità di richiedere solo pass “base”. Tuttavia sul punto ci sono ancora diverse resistenze. . «Procederemo con altri allentamenti e credo che entro giugno avremo uno scenario che ci consentirà di arrivare all’estate senza restrizioni» rimarca però Costa.
Intanto, da oggi cambiano già alcune regole. In particolare, per la prima volta dopo 2 anni, torna ad essere possibile accedere ai reparti degli ospedali. Con delle limitazioni: solo per 45 minuti al giorno e indossando la mascherina Ffp2. Non solo. Possono accedere in corsia solo coloro che sono guariti dal Covid e hanno completato il ciclo vaccinale primario (esibendo l’esito negativo di un tampone), oppure coloro che hanno ricevuto la dose booster (senza la necessità di un test). Ai non vaccinati quindi, la possibilità resta preclusa. Infine, un ulteriore step attende la Penisola. Da oggi, fermo restando l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 in tutti i locali al chiuso, nelle sale cinematografiche e nei teatri italiani è consentito consumare cibi e bevande durante lo spettacolo.