Elezioni Monza e Trentino, dal campo largo all'avanzata dei movimenti populisti in Alto Adige: i risultati (e le conseguenze politiche) della tornata elettorale

«Quando si è uniti, l'alternativa alle destre c'è», dice Elly Schlein rivolgendosi a Giuseppe Conte, che però guarda alle prossime europee. Il record negativo dei partiti “italiani” in Alto Adige

Dal campo largo all'avanzata dei movimenti populisti in Alto Adige, cosa dicono queste elezioni locali
di Riccardo Palmi
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Martedì 24 Ottobre 2023, 17:57

«Quando si è uniti, l'alternativa alle destre c'è». Lo dice chiaramente la segretaria del Pd Elly Schlein commentando il risultato di Foggia, dove ha vinto Maria Aida Episcopo, espressione del campo largo più ampio, che va comprende dem, M5s e anche l'ex Terzo Polo.

Una formula, sia chiaro, non sempre vincente, come dimostrano le elezioni suppletive nel collegio Monza-Brianza, dove Adriano Galliani ha staccato nettamente il rivale Marco Cappato, sostenuto (non da tutti con pari convinzione) da Calenda, dem e pentastellati. Però il 40% sfiorato dal tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni sembra il miglior risultato possibile alla vigilia. 

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Luci e ombre del campo largo

Poi ci sono le elezioni in Trentino-Alto Adige, dove Pd e M5s hanno corso separatamente: qui il risultato è stato pessimo per i grillini, sotto il 2% in Trentino, ancora peggio a Bolzano, dove hanno totalizzato lo 0,7%. Percentuali che, anche sommate a quelle del Pd, non avrebbero ribaltato le sorti di questa tornata elettorale. Al contrario segnano l'irrilevanza dei pentastellati al nord, evidenziata da alcuni esponenti grillini. Se però Elly Schlein insegue Conte sul tema dell'alleanza strutturale, l'ex premier non manca occasione di partire coi distinguo fino ad arrivare a parlare di «orticaria» per il campo largo. Conte infatti, più che alle elezioni locali, sembra guardare alle prossime elezioni europee del giugno 2024, dove si vota con il proporzionale e dunque non c'è alleanza che tenga. Anzi, meglio partire quanto prima nel rimarcare le differenze piuttosto che le affinità con il Pd schleiniano.

Insomma, il campo largo sembra essere una soluzione, ma la strada è lastricata di ostacoli. E sicuramente fino al voto per il Parlamento Ue Conte continuerà a fuggire dall'abbraccio dem.

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Il voto di protesta

Se a Foggia ha vinto il campo largo, in Sud Tirolo a vincere è stato il voto di protesta. L'Svp di Kompatscher (lo storico partito moderato che a Bruxelles siede nel Ppe) ha totalizzato il peggior risultato dal 1948, prendendo il 35% dei voti. Al contrario, gli elettori hanno premiato il partito secessionista Süd-Tiroler Freiheit di Eva Klotz che elegge 4 consiglieri, 2 in più rispetto alle ultime elezioni. Due consiglieri anche per Jwa (dalle iniziali del suo leader Jürgen Wirth Anderlan), lista anti-immigrati e no-vax che come prima battaglia vuole che «i responsabili dei danni provocati durante la pandemia finiscano davanti al tribunale» e che punta a rappresentare anche i cittadini di lingua italiana. Ottiene un consigliere anche la lista Vita dell'ex grillina no-vax Sara Cunial. E il boom dei partiti anti-sistema fa il paio con il record negativo dei partiti "italiani" che eleggono solo 5 consiglieri su 35, con Kompatscher chiamato a scendere a patti con qualche lista populista per avere una maggioranza solida nel suo terzo mandato.  

 

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