Calabria, il governatore Roberto Occhiuto a capo della Commissione Intermediterranea

Il neo presidente dell'assemblea generale ha auspicato «maggior peso alle regioni che si affacciano sul Mediterraneo». All'evento hanno partecipato 40 regioni di otto stati che si affacciano sul mare

Calabria, il presidente Roberto Occhiuto è il nuovo presidente dell'assemblea generale della Commissione Intermediterranea
di Luca Pulejo
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Sabato 1 Luglio 2023, 10:54

Rafforzare la cooperazione tra le regioni e le autorità locali del Mediterraneo per affrontare al meglio le grandi sfide e per ribadirne la centralità negli equilibri mondiali, oltre che rispetto alla stabilità e allo sviluppo dell’Unione Europea. È questo il messaggio chiave dopo la due giorni dell’Assemblea Generale della Commissione Intermediterranea (Cim). Un evento che ha coinvolto 40 regioni di otto stati membri (Albania, Cipro, Francia, Grecia, Italia, Malta, Marocco e Spagna). Al termine è stato eletto come Presidente di turno Roberto Occhiuto, governatore della Calabria.

Ai lavori hanno partecipato, tra gli altri, il ministro degli Esteri Antonio Tajani,  quello della Protezione civile e per le Politiche del Mare, Nello Musumeci, ma anche il presidente della Puglia Michele Emiliano. La Commissione Intermediterranea è uno dei sei ambiti di intervento della Commissione delle Regioni Marittime periferiche, il cui scopo è favorire lo sviluppo del dialogo euromediterraneo e la cooperazione territoriale sui temi di trasporti, politica marittima integrata, coesione economica e sociale, acqua ed energia.

Le dichiarazioni del neo-presidente

«Sostenere la creazione di una strategia macroregionale su scala mediterranea sarà uno dei nostri principali obiettivi, e lo dobbiamo fare con una governance condivisa a più livelli e con una geometria variabile che risponda alle esigenze e alle specificità territoriali», ha affermato il neo-presidente Occhiuto.
«I dossier e i documenti che produciamo devono trasformarsi in scelte politiche, in decisioni che possano dare maggior peso alle Regioni che si affacciano nella sponda Sud del Mediterraneo.

La Calabria, che eredita numerosissimi problemi rispetto ai quali non ha ancora elaborato tutte le risposte e gli strumenti necessari, vuole contribuire concretamente a questo percorso», ha poi aggiunto il governatore della Calabria.

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Il documento finale

Nel documento programmatico finale, rivolto tra gli altri alle istituzioni europee, mediterranee e internazionali, la Commissione Intermediterranea ha sottolineato la necessità di rafforzare ulteriormente la collaborazione con i Paesi che si affacciano sul mare ma che non sono parte dell'Ue, al fine di raggiungere gli obiettivi comuni in campo sociale, economico e ambientale. Inoltre, è emersa la necessità di una governance multilivello, che veda le autorità regionali e locali (le più prossime ai cittadini coinvolti) in prima linea. 
Il documento finale ha sottolineato l’importanza delle ultime decisioni orientate alla creazione di una strategia macroregionale mediterranea e ha invitato la Presidenza spagnola del Consiglio dell'UE del 2023 e gli altri Stati membri a proseguire speditamente in questa direzione.

Un aspetto particolarmente oggetto di attenzione è la Blue Economy, ossia le componenti legate a vario titolo all’economia marina, che nelle intenzioni della Commissione dovrà essere il fulcro dello sviluppo ecosostenibile del Mediterraneo. Per questo si ritiene necessario che le popolazioni che si affacciano sul Mediterraneo, le cui economie dipendono fortemente da turismo costiero e marittimo, siano aiutate a mettere in campo politiche per rendere sostenibile l’economia del mare.

 

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