Trump paga la cauzione da 175 milioni di dollari. E il suo social «Truth» crolla a Wall Street: persi 58 milioni

La cauzione sospende la maxi sanzione da 454 milioni che gli è stata imposta per aver gonfiato gli asset delle sue società per spuntare condizioni migliori da assicurazioni e banche

Trump ha pagato la cauzione da 175 milioni di dollari. E il suo social crolla a Wall Street: persi 58 milioni
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Martedì 2 Aprile 2024, 07:11 - Ultimo aggiornamento: 07:16

Donald Trump ha pagato la cauzione da 175 milioni di dollari per sospendere il verdetto sugli asset gonfiati delle sue società mentre procede con i ricorsi. La cauzione sospende la maxi sanzione da 454 milioni che gli è stata imposta per aver gonfiato gli asset delle sue società per spuntare condizioni migliori da assicurazioni e banche. Il pagamento evita il sequestro dei suoi asset. Nel caso in cui gli appelli di Trump non dovessero avere successo, l'ex presidente sarà chiamato a pagare tutta la sanzione che gli è stata imposta.

Il crollo a Wall Street

Truth crolla a Wall Street.

Il social del tycoon arriva a perdere fino al 25% dopo aver rivelato perdite per 58,2 milioni di dollari nel 2023 e i «dubbi» dei revisori dei conti sulla sua capacità di continuare a operare. Il tonfo in borsa si traduce in un ex presidente, sulla carta, più povero: la sua quota (ha il 57% delle azioni della società) vale infatti circa 4 miliardi, meno della scorsa settimana quando si stimava un valore di sui 5 miliardi. Il calo dei titoli della Trump Media & Technology Group segna l'inizio di un inizio di aprile in salita per il tycoon, che il 15 di questo mese - se non ci saranno ulteriori ritardi - vedrà aprirsi il processo a New York nei suoi confronti per i soldi alla pornostar. Anche se ritenuto meno rischioso rispetto agli altri pendenti a suo carico, il procedimento è imbarazzante per l'ex presidente, accusato di aver pagato illegalmente la pornostar Stormy Daniels e l'ex coniglietta di Playboy Karen McDougal perché non rivelassero durante la sua precedente campagna elettorale le relazioni che aveva avuto con loro.

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I numeri

Il social Truth è sbarcato sul Nasdaq la scorsa settimana raggiungendo una valutazione record di oltre 8 miliardi di dollari grazie a rialzi stratosferici che gli sono valsi l'ingresso fra i cosiddetti titoli 'memè, ovvero quelle azioni che hanno attirato nuovi investitori grazie al loro andamento in borsa sorprendendo gli operatori tradizionali. La valutazione di Truth ha da subito lasciato perplesso il mercato, che l'ha ritenuta non in linea con i fondamentali della società. I documenti depositati alla Sec, la consob americana, sembrano confermare questa discrepanza fra la valutazione in borsa e la realtà. Nel 2023 Truth ha infatti realizzato quattro milioni di ricavi, in crescita rispetto agli 1,47 del 2022, ma lontano da giustificare i prezzi stellari a cui è scambiata. Le perdite sono risultate pari a oltre 58 milioni. La società di revisione dei conti BF Borgers ha osservato come le perdite «alimentano dubbi sulla sua capacità di continuare» a operare, si legge nella documentazione depositata. Trump è vincolato al mantenimento delle azioni di Truth per almeno sei mesi, ma potrebbe usarle come collaterale per richiedere finanziamenti. Il loro calo, quindi, rischia di spuntare una delle armi a disposizione dell'ex presidente per far fronte alle sue crescenti spese legali.

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