Virgin Galactic, missione compiuta: spazioplano pilotato per la prima volta da un italiano, Nicola Pecile ai comandi di Unity. Chi è

Nella navicella due ufficiali dell'Aeronautica militare italiana e un ricercatore del Cnr. Il Times: "Per i voli di ricerca il costo è di 600mila dollari a testa"

Spazioplano pilotato per la prima volta da un italiano: Nicola Pecile ai comandi di SpaceShipTwo Unity di Virgin Galactic
di Paolo Ricci Bitti
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Lunedì 26 Giugno 2023, 16:59 - Ultimo aggiornamento: 1 Luglio, 11:40

Missione compiuta con record per Nicola Pecile che ha pilotato per la prima volta uno spazioplano come non aveva mai fatto un italiano. Lui, ex pilota collaudatore dell'Aeronautica, e Mike Masucci, ex Usaf, hanno condotto lo spazioplano Unity di Virgin Galactic a quota 90 chilometri sul deserto del New Mexico portando a termine Galactic 01, il primo volo suborbitale commerciale della compagnia di Richard Branson che è stato comperato dall'Aeronautica militare e dal Consiglio nazionale delle ricerche per permettere a due ufficiali e a un ricercatore di effettuare 13 esperimenti, nell'ambito della missione Virtute, durante la manciata di minuti (circa 3) durante i quali l'equipaggio si è trovato in situazione di microgravità. Oltre ai risultati di questi test, molto simili - ma in sedicesimi - a quelli che da 23 anni vengono svolti sulla stazione spaziale internazionale da parte di astronauti professionisti, si è in attesa di sapere quanto è costata ai contribuenti italiani questa missione Virtute, durata in tutto 75 minuti, oppure se il costo dei tre biglietti è stato "coperto" da accordi con la compagnia creata per il turismo spaziale. Accordi che comunque non riguardano l'Agenzia spaziale italiana o l'Agenzia spaziale europea, del tutto estranee a questa missione-lampo. Sul sito del Times, a ogni modo, si legge: "Virgin Galactic ha affermato che circa 800 clienti hanno già prenotato voli futuri, con un costo compreso tra 250.000 e 450.000 dollari per posto. Per i viaggi di ricerca, il costo è di 600.000 dollari per posto». 

I tre passeggeri sono da oggi considerati astronauti solo dagli Stati Uniti, ma non da tutto il resto del mondo, compresa l'Italia, perché non hanno superato la linea di Karmam a quota 100 chilometri.

Il prossimo mese al posto dell'equipaggio italiano ci saranno turisti che hanno pagato da 200mila a 450mila dollari per arrivare così in alto. Nei prossimi anni questi voli ultrapanoramici potrebbero essere allestiti dalla Vg anche a Grottaglie (Taranto).

A proposito di Pecile, il suo nome si affianca a quello dei pionieri italiani del volo: Il primo a pilotare un aereo a motore fu il veronese Mario Calderara nel 1909 a Centocelle

L'attesa

Nicola Pecile ai comandi di uno spazioplano, che è una meraviglia di oggetto già a cominciare dal nome che rivaleggia con l'inarrivabile "velivolo": nessun italiano prima di lui ne aveva pilotato uno così come nessun italiano ha finora pilotato una navicella spaziale come la Soyuz o lo Space Shuttle o la CrewDragon. Il record legato al volo della SpaceShipTwo “Unity” di oggi 29 giugno è allora del cinquantenne pilota friuliano che dal 2015 è stato assunto dalla Virgin Galactic di Richard Branson. In vista della ripresa dei voli, nei mesi scorsi sono stati intensificati nel cielo sopra lo spazioporto America nel New Mexico i test con lo spazioplano che  il 14 febbraio scorso ha effettuato una prova di planata da 15 chilometri di quota: ai comandi per la prima volta il friulano Pecile, ex pilota collaudatore dell'Aeronautica militare che così conquista un primato irrobustito dalla scelta della compagnia, creata per il turismo spaziale, di affidargli l'astronave anche per la missione Galactic 01 che porterà in volo la missione Virtute il cui equipaggio è composto da due rappresentanti dell'Aeronautica militare italiana e da uno del Cnr.

Pecile, evidentemente, ha convinto i responsabili della VG ad affidargli i comandi che dividerà con il veterano Mike Masucci, dell'Usaf, alla quarta missione con la SpaceShip, che aveva già provato lo stupore per la curvatura terrestre volando con gli U2: insomma, nella navicella diretta al confine tra mesosfera e termosfera si troveranno tre passeggeri e un pilota italiani, mentre l'altro pilota ha chiare origini italiche. A bordo anche l'americano di origine inglese Colin Bennett che ha già volato con la VG nel 2021 nel primo storico volo con lo stesso fondatore Richard Branson che riaprì l'era del turismo spaziale. 

La missione Virtute, primo volo suborbitale per un equipaggio europeo, si propone di effettuare numerosi test durante una traiettoria di oltre un'ora che sfiorerà il confine con lo spazio portando i due piloti e i quattro passeggeri in condizione di microgravità per qualche minuto. La Unity, una volta sganciata dall'aereo madre White Knight Two a quota 15mila metri, salirà fino a 90 chilometri che per gli Stati Uniti, e solo per essi, sono già "spazio" mentre per tutto il resto del mondo se ne parla da oltre quota 100 chilometri, la linea di Karman. E' solo una convenzione internazionale che tuttavia fuori dagli Stati Uniti non rende "astronauti" (c'è chi li indica "astronauti con asterisco") i partecipanti alle missioni della VG. Spicca allora il ruolo di Pecile, promosso al pilotaggio di uno spazioplano con le ali ad assetto variabile per trasformarsi da aereo-razzo a maestoso aliante. 

Un condensato di tecnologia aerospaziale che riporta ai test compiuti da Usaf e Nasa tra gli anni 50 e 60 con gli aerei-razzo North American X-15 pilotati anche da Neil Armstrong. 

Dopo questa missione commerciale, ai primi di agosto dovrebbe partire la missione Galactic 02 con i primi 4 turisti che ormai da un decennio hanno pagato dai 200mila ai 450mila dollari per questa esperienza. Ce ne sono oltre 700 in lista. Al momento si è in attesa di sapere quanto hanno pagato l'Aeronautica militare italiana e il Cnr per i tre posti della missione Virtute oppure se il costo del "biglietto" è stato oggetto di accordi. Ovvero quanto costeranno, solo per il "trasporto", gli esperimenti in programma, 13 da svolgere in pochi minuti, che riecheggiano, in sedicesimi, quelli effettuati dal 2000 sulla Stazione spaziale internazionale da parte di astronauti che sono stati invece selezionati dalle agenzie spaziali.

I voli suborbitali della VG (li fa anche la Blue Origin di Bezos, anche se al momento l'attività è sospesa, in questo caso con un razzo che parte da terra e supera la linea di Karman per qualche minuto) sono stati progettati per il turismo spaziale, fino al 2021 riservato solo a una manciata di nababbi disposti a spendere decine di milioni di dollari per raggiungere la stazione spaziale internzionale. Un'esperienza, quella dei voli turistici suborbitali, sempre in sedicesimi rispetto alle missioni sull'Iss che orbita a 400 chilometri dalla Terra, ma che potrebbe accelerare l'iter tecnologico che porterà questo modo di volare a creare collegamenti fra terra e terra, fra città e città, collegate da mezzi che abbatteranno drasticamente i tempi dei voli rispetto a quelli attuali. Uno dei nuovi spazioporti è inoltre in programma in Italia, a Grottaglie (Taranto). E' questa futuribile prospettiva che, al di là degli esperimenti programmati, rende interessante questa missione.  

Qui oggi  la diretta live streaming dalle 17 (ora italiana).

Da ricordare che la tuta dell'equipaggio italiano è stata realizzata dalla startup italiana Spacewear: si chiama Smart Flight Suit 1 e ha raggiunto gli elevati standard di sicurezza imposti dalla Faa (Federal Aviation Administration).  Composta da oltre 150 pezzi assemblati con materiali sia ignifughi sia traspiranti e leggeri, rileva dati biomedici con sensori tessili e può sopportare un'accelerazione di 12 G (nella missione Virtute si arriverà fra i 4 e i 5 G). Tecnologia "indossabile" e design italiano: ricerca, sviluppo e test sono stati effettuati in collaborazione con il Cnr e l’Università Politecnica delle Marche.

Il cockpit dello spazioplano

Chi è Nicola Pecile

Nicola “Stick” Pecile è nato a Udine l’11 marzo 1973. Ha frequentato l’Accademia Aeronautica con il Corso Orione IV durante il quale ha conseguito la laurea in Scienze Aeronautiche. Si è graduato pilota militare presso la base aerea di Sheppard, in Texas, su velivolo T-38 nel 1997 ed e’ stato assegnato al ruolo della difesa aerea su caccia intercettori Tornado ADV FMk.3. Nel 2001 e’ stato selezionato per il Reparto Sperimentale Volo (RSV) del Centro Sperimentale Volo dell’Aeronautica Militare di Pratica di Mare (RM) in qualita’ di pilota collaudatore sperimentatore. Ha frequentato la scuola francese per piloti collaudatori denominata “EPNER” che ha completato nel luglio del 2003. Ha in seguito conseguito la laurea in Ingegneria Astronautica, indirizzo “Missioni Spaziali”, presso la Scuola di Ingegneria Aerospaziale dell’Universita’ La Sapienza di Roma. Durante la permanenza presso RSV, ha operato in qualita’ di pilota collaudatore sperimentatore su velivoli ad ala fissa e rotante, su svariati programmi di prova. Ha svolto attivita’ di apertura d’inviluppo di volo e di sviluppo di sistemi d’arma su velivoli Tornado IDS, AM-X, C-27J, NH-90, NH-500E, AB-212 ICO e molti altri. E’ stato inoltre coinvolto in programmi di certificazione civile per conto dell’Ente Nazionale Aviazione Civile e dell’European Aviation Safety Agency sui programmi AW-109S, AW-119 MkII, Ka-32A11BC, EH-101 e il convertiplano BA-609.

Nel 2011 si è congedato dall’Aeronautica Militare col grado di Tenente Colonnello mentre serviva come Capo Ufficio Operazioni del RSV, trasferendosi negli Stati Uniti presso la scuola di piloti collaudatori National Test Pilot School (NTPS) di Mojave, in California, in qualita’ di istruttore collaudatore su velivoli ad ala fissa e rotante. A NTPS, ha ricoperto anche l’incarico di Direttore delle Operazioni Volo per quasi 3 anni.

Nel settembre 2015, è entrato a far parte del gruppo di 7 piloti collaudatori attualmente impiegati da Virgin Galactic per lo sviluppo e l’introduzione in attivita’ commerciali spaziali del veicolo suborbitale SpaceShipTwo (SS2) e dell’aereo madre da cui viene sganciato denominato WhiteKnightTwo (WK2). Oltre al ruolo primario di pilota collaudatore per Virgin Galactic, ricopre il ruolo di ufficiale di sicurezza del volo e supporta le attivita’ di ingegneria necessarie per il completameto del programma SS2.

“Stick” ha volato su oltre 152 velivoli diversi, fra aerei da trasporto, elicotteri, jet ad alte prestazioni, addestratori, alianti e sistemi di lancio spaziale, per un totale di oltre 6000 ore di volo.

Dal 2016 è stato nominato “Fellow” della societa’ internazionale dei piloti collaudatori sperimentatori denominata “The Society of Experimental Test Pilots”. Durante la sua carriera, e’ stato insignito di molti riconoscimenti aeronautici, a livello nazionale e internazionale. E’ inoltre membro della Planetary Society, della National Space Society, dell’American Institute for Aeronautics and Astronautics e dell’Aircraft Owners and Pilots’ Association.

Nicola è felicemente sposato con Dania di Villalta da cui ha un figlio Francesco di 19 anni che ha appena iniziato la sua carriera nel campo della biologia molecolare e medicina presso la University of California – Los Angeles.

La missione Virtute

Il colonnello Walter Villadei e il tenente colonnello Angelo Landolfi, entrambi dell'Aeronautica Militare Italiana, e Pantaleone Carlucci, ingegnere e ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche: sono questi i protagonisti del primo volo commerciale della compagnia di turismo spaziale Virgin Galactic. Lo rende noto in un comunicato l'azienda che organizza il volo suborbitale, il primo con passeggeri italiani ed europei. Durante la missione, chiamata 'Virtute 1' i tre italiani avranno il compito di condurre in pochi minuti 13 esperimenti nei campi della termofluidodinamica, della biomedicina e dello sviluppo di materiali innovativi e sostenibili in condizioni di microgravità. Landolfi, con studi nel campo della medicina subacquea e iperbarica e della medicina legale, è specializzato anche in salute pubblica e medicina preventiva e in studi strategici militari internazionali. A bordo, dovrà misurare gli effetti della microgravità sulle prestazioni cognitive e sul comportamento di alcune sostanze liquide e solide.

Carlucci, ingegnere tecnico e pilota, ha lavorato al Cnr nei settori dell'ingegneria di strumentazione scientifica su piattaforme aeree. A bordo dovrà sperimentare in condizioni di microgravità sensori multipli per frequenza cardiaca, funzioni cerebrali e altri parametri vitali.

«Galactic 01 è il nostro primo volo spaziale commerciale e siamo onorati di essere stati scelti dall'Aeronautica Militare Italiana e dal Cnr per la loro prima missione di ricerca spaziale», dice Michael Colglazier, amministratore delegato della Virgin Galactic. L'azienda, ha aggiunto, «inaugurerà una nuova era di accesso costante e affidabile allo spazio per le istituzioni e gli istituti di ricerca per gli anni a venire». 

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